Ha letto la prefazione di Nallino al volume su Albatenio, lo ringrazia per la gentilezza e si rammarica di non poter corrispondere alla medesima altezza; si avvarrà per la lettura del fratello della moglie, che è un matematico. Ha ricevuto critiche in privato alla sua pubblicazione [forse Die Gedichte des Mutalammis arabisch und deutsch?], la più lunga da Barth, e dichiara qualche preoccupazione perché in gioventù ha trascurato questo ambito e quindi le critiche non sono del tutto infondate. Chiede se Nallino non abbia l'ʿUmar Ibn-Abī-Rabīʿa, edizione Schwarz, e si dichiara disposto a inviargli uno dei due esemplari in suo possesso.