Associazione scautistica cattolica italiana (ASCI)
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Metadati
- Tipologia
- Fondo
- Data
- Data:
- 1908 - 1974
- Consistenza
- Tipologia:
- fascicolo/i
- Quantità:
- 3849
- Tipologia:
- registro/i
- Quantità:
- 30
- Tipologia:
- quaderno/i
- Quantità:
- 1
- Consistenza (testo libero):
- non fascicolati
- Tipologia:
- documento/i
- Quantità:
- 147
- Storia istituzionale/Biografia
- La nascita dello scautismo, nei primissimi anni del '900, è da ascriversi a sir Robert Baden-Powell, che si ispirò fortemente alle sue esperienze personali, come ufficiale dell'Esercito inglese e alle vicende che avevano caratterizzato la sua carriera militare, in scenari coloniali, culminati con la guerra anglo-boera (ottobre 1899 - maggio 1900). In particolare fu significativo l'assedio di Mafeking, dove, per risparmiare uomini di truppa, ebbe l'intuizione di istituire un corpo di cadetti (giovanissimi adolescenti) con compiti di staffette e portaordini che grande parte ebbero nella soluzione vantaggiosa dell'assedio stesso. La risposta dei ragazzi, la loro entusiastica ed efficace partecipazione, determinante il successo dell'operazione, furono successivamente ripresi da B.-P. (abbreviazione "mondiale" del fondatore dello scautismo) come intuizione spendibile anche in favore della gioventù meno fortunata della sua Inghilterra di inizio '900. Formare cittadini nuovi, di carattere e partecipi attivi della propria vita e di quella della comunità e del Paese, fu ritenuta la scommessa vincente di una nuova, inedita proposta pedagogica, per un paese che doveva vincere la sfida della rivoluzione industriale e delle conseguenze sulla sua gioventù.
Il Metodo educativo scout si basava su esperienze di vita all'aperto, avventura, gioco, che avrebbero contribuito alla formazione globale della persona, basandosi su quattro punti fondamentali: formazione del carattere, educazione fisico-igienica, abilità manuale, servizio del prossimo. Tale metodo venne organizzandosi e strutturandosi tra il 1908 e il 1909, coinvolgendo i giovani non solo in Inghilterra, ma anche negli stati del Commonwealth e negli altri paesi d'Europa. Durante una competizione fra tutti gli scout, tenutasi a Crystal Palace, Londra nel 1908, B.-P. si trovò davanti alcune ragazze che chiedevano di poter "partecipare al gioco", volendo essere Girl Scouts. Così, pur nella sorpresa della richiesta - avendo pensato alle attività proprie dello scautismo come unicamente rivolte ai ragazzi - fondò quindi nel 1910 il movimento femminile del Guidismo, sotto il coordinamento della sorella Agnes.
Lo scautismo in Italia fece la sua prima comparsa nel 1910 a Bagni di Lucca con i Ragazzi esploratori italiani (Rei), forma associativa che si espanse in molte altre città italiane, con una presenza particolarmente significativa a Genova.
Successivamente al Corpo nazionale giovani esploratori italiani (Cngei, fondato dal novarese Carlo Colombo nel 1912) di ispirazione laica, nel 1916 nacque l'Asci. Fu la realizzazione di spinte forti del mondo cattolico verso una coniugazione cristiana dell'esperienza scout, raccolta da uno dei protagonisti dei fermenti che legavano, all'epoca, i giovani delle società sportive, i laici impegnati e la Chiesa: Mario Gabrielli, conte di Carpegna, che ne divenne primo commissario centrale (carica che conserverà, mutuata poi con quella di Capo Scout, fino alla sua morte nel 1924). A Mario di Carpegna si affiancarono subito molti altri esponenti del mondo cattolico romano, come Cesare Ossicini, Salvatore Parisi, Paolo Cassinis, che rivestiranno tutti incarichi centrali, e Luigi Beltrame Quattrocchi, consigliere generale.
Già nel 1916 la Chiesa indicò come assistente ecclesiastico centrale padre Giuseppe Gianfranceschi sj, scienziato, cattedratico, figura di spicco in Vaticano.
L'Asci divenne ben presto una presenza significativa in molte realtà locali, sviluppandosi inizialmente in Liguria, Lazio e Lombardia; alla fine della prima guerra mondiale è presente in tutte le regioni italiane, con realtà importanti in Toscana e Veneto. Lo sviluppo è costante e progressivo e conta, nel 1927 circa 900 realtà locali, spesso con un numero molto alto di ragazzi coinvolti e partecipanti alle attività.
Il conte di Carpegna fu, come molti uomini del suo tempo e della sua formazione, molto attento anche alla dimensione internazionale, tanto da essere nominato presidente dell'Oics (Ufficio internazionale dello scautismo cattolico, organismo che lo vide tra i fondatori), già nel 1921, subito dopo il primo Jamboree di Londra.
L'associazione fu sempre più diffusa e vitale e impegnò moltissimi ragazzi e dirigenti: una realtà importante sia nel campo educativo che fra le associazioni di matrice cattolica operanti a inizio secolo (Azione cattolica, Fuci, ecc), tutte libere di esprimere il proprie peculiarità finché non entrarono in collisione con il fascismo, che non ammetteva esperienze educative non controllate dal regime. Dal 1923, una serie di decreti governativi sempre più duri contro l'associazionismo non fascista in generale e contro lo scautismo in particolare, costrinse con la forza le associazioni non inserite nell'Onb a sciogliersi (in particolare decreti legge n. 5 e 6 del 9 gennaio e decreto del 13 aprile 1927; poi 30 marzo 1928).
Obbediente agli inviti che giungevano dalla Chiesa, l'Asci diramò la circolare di scioglimento ai Riparti il 18 aprile 1928. Lo scioglimento formale avvenne il 6 maggio 1928. Non tutti gli scout accettarono questa sofferta decisione e alcuni, un po' ovunque, ma più numerosi in Lombardia (le Aquile randagie) e a Roma, formarono gruppi clandestini, che continuarono segretamente l'attività scout. Alcuni di questi scout, durante la guerra di Liberazione, dopo il 1943, entrarono a far parte delle formazioni partigiane.
La fine della guerra trovò molti giovani e molti assistenti ecclesiastici, già stati scout prima del conflitto, uniti e desiderosi di dar nuovamente vita all'associazione che avevano dovuto lasciare, per riprendere le attività, cui avevano dedicato grandi entusiasmi. In più, lo scautismo, avrebbe potuto offrire una proposta concreta di educazione a tutti i giovani che avevano dovuto subire limitazioni, anche educative, imposte dalla guerra e dal regime fascista.
Ecco quindi come gli anni a cavallo e immediatamente successivi alla Liberazione, videro un febbrile lavoro di rinascita dello scautismo e il coinvolgimento di molti che erano stati scout nella prima Asci; fra questi operosissimo fu Salvatore Salvatori, ispiratore della branca esploratori e altre figure di spicco come Fausto Catani , cui si deve la rifondazione del lupettismo Asci; Osvaldo Monass, attivo nella formulazione del roverismo. Dopo non poche vicende trasversali all'associazionismo cattolico rinascente, nel marzo del 1944 viene ufficialmente rifondata l'Asci, Associazione scautistica cattolica italiana. Ricordiamo anche le figure degli assistenti ecclesiastici generali della seconda Asci: mons. Sergio Pignedoli (poi creato cardinale), mons. Sebastiano Baggio (poi creato cardinale) e, mons. Ettore Cunial. Figure fortemente significative sia nella guida spirituale che in quella più associativa.
Passato il primo periodo non facile del primissimo dopoguerra, con gli anni cinquanta, lo scautismo riprese vigore: molti gruppi scout si rafforzarono ma, soprattutto, nacquero una miriade di nuovi gruppi. Nei primi tre anni di vita associativa (1944-1946), i Riparti Asci triplicano il loro numero. Gli anni '50 e '60 vedono lo scautismo cattolico vivere una stagione di grande floridezza, sia nella presenza di moltissimi ragazzi e Capi coinvolti, sia nella pienezza e ricchezza delle attività e nell'attualizzazione del Metodo. Alla fine degli anni '60, l'Asci (e con essa anche, nel panorama italiano scout, l'Agi) riflettono nella vita associativa gli stessi malesseri e le stesse agitazioni esistenziali delle vicende giovanili del cosiddetto '68.
L'avvenimento forse più rilevante nella storia dello scautismo italiano è senz'altro frutto di questa "rivoluzione culturale e socio-politica" che portò, nel 1974, alla fusione di Asci e Agi, in un'unica associazione composta di ragazzi e ragazze e che prese il nome di Associazione guide e scout cattolici italiani (Agesci).
- Storia archivistica
- Il fondo è attualmente conservato presso il Centro documentazione dell'Agesci, organismo che ha il mandato di conservare la memoria associativa e quindi la raccolta documentale anche delle carte Asci e Agi.
Alla metà degli anni '80, per motivi di spazio, una grande parte degli archivi Asci e Agi era stata data in deposito al Centro studi Mario Mazza di Genova di cui l'Agesci figura socia con Masci e Cngei. Altra parte della documentazione, rimasta a Roma e custodita negli anni 1994-98 nella sede pro tempore di S. Ippolito, a seguito del temporaneo trasferimento della Segreteria nazionale Agesci, è stata fatta oggetto nel 1997 di un primissimo riordino e successivamente di un intervento più mirato, terminato nell'aprile 2005, con la redazione di un inventario, seppur parziale, relativo alle carte "romane" dell'Asci.
La documentazione presenta differenti "stadi" di conservazione; in alcuni casi (i censimenti della Prima Asci, per esempio) si sono conservati i fascicoli originali, in altri i fascicoli sono stati costituiti ex-novo durante l'intervento del 1997, riunendo carte e documenti che in taluni casi si trovavano in uno stato di completo disordine.
Molto significativo è risultato l'intervento di Mario Sica sulla documentazione dell'Asci per la preparazione del suo volume sulla storia dello scautismo italiano; la sua ricerca ha comportato, d'altronde, anche una parziale alterazione dell'archivio con la creazione ex novo di fascicoli tematici, lo spostamento di alcune carte da un fascicolo all'altro e la perdita di altre relative al periodo immediatamente a ridosso del 1928 e dello scioglimento. Tali interventi sono stati esplicitati tramite annotazioni di Sica sulle copertine o all'interno dei fascicoli.
L'attuale lavoro di riordinamento e inventariazione, terminato nel settembre 2009 e curato da Memoria srl, consente finalmente di poter fruire, in maniera completa e unitaria, dell'importante patrimonio di memorie e documenti dell'Associazione.
L'archivio dell'Asci è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio nel 1999 congiuntamente agli archivi di Agi e Agesci.
- Contenuto
- Il fondo conserva documentazione dell'Asci a partire dai suoi primi anni di vita fino alla fusione con l'Agi e alla creazione dell'Agesci. Fra le carte della Prima Asci si può segnalare, come documentazione particolarmente cospicua e interessante, quella riguardante i censimenti dei primi reparti che vennero formandosi in tutta Italia a partire dal 1916; molte di queste carte si sono conservate in fascicoli originali, permettendoci di verificare il primo ordinamento della serie. Altre serie cospicue di questo primo periodo, sempre curate dal Commissariato centrale, sono quelle dei carteggi e documenti e dell'Internazionale, nelle quali si conservano la storia dei rapporti che l'Asci ebbe con altre associazioni scautistiche, non solo italiane, nei primi decenni del secolo XX; assai interessante è la documentazione relativa ai rapporti con il regime fascista.
Ben più numerosa è la documentazione del periodo successivo alla seconda guerra mondiale, testimone di un ampliamento e di un consolidamento della struttura associativa. Si conservano dunque i verbali e la documentazione ad essi correlata prodotti dai due organi principali: Consiglio generale e Commissariato centrale. Di fondamentale importanza per comprendere la storia dell'Associazione è la documentazione delle carte degli assistenti ecclesiastici generali e centrali; l'assistente centrale era nominato direttamente dalla Santa Sede e all'interno della struttura Asci la sua era una figura di primissimo piano, con un ufficio autonomo e un proprio protocollo.
Numerosa è anche la documentazione riferibile alle branche, in special modo quella della branca Esploratori, centrale nel metodo scout.
- Strumenti di ricerca
- Inventario a cura di Raffaella Crociani e Cristina Saggioro (Memoria srl), con la supervisione di Maria Cristina Bertini e Leonardo Musci (2010).
- Criteri di ordinamento
- Prima Asci
Serie 1. Statuti
Serie 2. Verbali
Serie 3. Registri di protocollo
Serie 4. Formazione capi
Serie 5. Internazionale
Serie 6. Censimenti, registrazioni unità, soci
Serie 7. Stampa
Serie 8. Amministrazione
Seconda Asci
Sezione 1. Consiglio generale
Serie 1. Adunanze del Consiglio
Serie 2. Commissione delegata
Sezione 2. Commissariato centrale
Serie 1. Statuti e direttive
Serie 2. Verbali
sottoserie 1. Riunioni del Commissariato centrale
sottoserie 2. Ufficio di presidenza
Serie 3. Carteggi di commissari centrali e capi scout
sottoserie 1. Richieste di sovvenzioni
sottoserie 2. Onorificenze
Serie 4. Assistenti ecclesiastici generali e centrali
sottoserie 1. Carteggi e atti
sottoserie 2. Carte di monsignor Antonio Macculi
sottoserie 3. Rapporti con le sedi periferiche
sottoserie 4. Formazione capi
sottoserie 5. Nomine degli assistenti ecclesiastici
sottoserie 6. Convegni e incontri
sottoserie 7. Incontri internazionali
Serie 5. Rapporti con le sedi territoriali
sottoserie 1. Corrispondenza divisa per regione
Serie 6. Formazione capi
sottoserie 1. Circolari e corrispondenza
sottoserie 2. Eventi per formatori
sottoserie 3. Campi scuola
sottoserie 4. Tesi
sottoserie 5. Nomine
sottoserie 6. Manuali, istruzioni, studi
Serie 7. Quadri
sottoserie 1. Corrispondenza con dirigenti territoriali. Nomine
sottoserie 2. Incontri e convegni
Serie 8. Branca lupetti
sottoserie 1. Corrispondenza
sottoserie 2. Sperimentazione
sottoserie 3. Materiali sul lupettismo
Serie 9. Branca esploratori
sottoserie 1. Corrispondenza
sottoserie 2. Eventi e attività
sottoserie 3. Scautismo nautico
sottoserie 4. Sperimentazione
sottoserie 5. Ricerche e studi statistici
sottoserie 6. Classi e specialità
sottoserie 7. Altri documenti
Serie 10. Branca rover
sottoserie 1. Verbali e carteggi
sottoserie 2. Eventi e attività
sottoserie 3. Altri documenti
Serie 11. Internazionale
sottoserie 1. Corrispondenza
sottoserie 2. Incontri
Serie 12. Specializzazioni
Serie 13. Scautismo degli adulti
Serie 14. Censimenti, registrazioni unità, soci
sottoserie 1. Censimenti
sottoserie 2. Registri e riepiloghi dei censimenti
sottoserie 3. Registrazioni unità
sottoserie 4. Registri soci effettivi e aggregati
sottoserie 5. Prospetti amministrativi
sottoserie 6. Sperimentazione
Serie 15. Relazioni pubbliche, rapporti interassociativi
Serie 16. Sviluppo
Serie 17. Stampa
sottoserie 1. Riviste, notiziari, stampa periodica
sottoserie 2. Monografie sulla storia dell'Asci
sottoserie 3. Altre pubblicazioni
sottoserie 4. Rassegne stampa
sottoserie 5. Altre attività dell'ufficio stampa
Serie 18. Centro studi
Serie 19. Amministrazione
Serie 20. Comitato permanente uniformi
sottoserie 1. Regolamenti
sottoserie 2. Riunioni e circolari
sottoserie 3. Corrispondenza
sottoserie 4. Rapporti con i fornitori
sottoserie 5. Listini e ca
- Numerazione
- Numero:
- 1
- Bibliografia
- Sica, Mario, Storia dello scautismo in Italia, 3a edizione riveduta ed ampliata, Roma, Nuova Fiordaliso, 1996.
- Note
- Sono contrassegnati con un asterisco i fascicoli che riportano come titolo quello assegnatogli da Mario Sica durante i suoi interventi sull'archivio.
Hanno partecipato alla schedatura del fondo anche Vincenzo Reale e Nicolina Zeoli.
Per conto di Agesci ha svolto la supervisione generale Maria Cristina Bertini.
Relazioni
Soggetto produttoreAssociazione scautistica cattolica italiana
Soggetto conservatoreAGESCI. Centro documentazione
Fondo di appartenenzaAssociazione scautistica cattolica italiana (ASCI)
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