Lazio'900
"Mémoire autobiographiques du revolutionnaire russe Michel Gotz"
Fascicolo

Metadati

Tipologia
Fascicolo
Data
Data:
[1880] - [1884]
Collocazione
Scatola Gotz, ripiano T
Consistenza
Tipologia:
documento/i
Quantità:
1
Contenuto
doc. 95. Memorie di M. Gotz, manoscritto, in cirillico, 205 pp., 287x228x18 mm.
In riferimento a quanto riportato dall'antiquario nel bifolio che racchiude il documento, probabilmente Gotz ha prodotto le memorie in adolescenza, presumibilmente tra i 14 e i 17 anni, ovvero fino al periodo in cui si affiliò al gruppo dei populisti, i Narodniki. È plausibile che questo testo sia stato scritto in un intervallo di tempo piuttosto lungo anche se la grafia, un cirillico corsivo elegante e posato, evidentemente sempre della stessa mano, non varia molto confrontando i caratteri a qualsiasi altezza del manoscritto (confrontando questa calligrafia anche con quella presente su altre epistole e appunti autografi di Gotz non si avvertono grandi cambiamenti nella sua grafia che è rimasta per lo più uguale a se stessa, forse in alcuni punti è solo leggermente più corsiva).
L'inchiostro adottato nei primi sei fascicoli è inchiostro di tipo stilografico di colore nero, con intensità diverse fino al bruno chiaro, mentre gli ultimi tre fascicoli sono vergati con un blu violaceo. Quest'ultimo inchiostro forse è lo stesso utilizzato per le cancellature che ricorrono lungo il testo, eseguite con tratti molto ravvicinati, dove l'eccessiva concentrazione di inchiostro ha determinato la migrazione trasversale (passaggio recto-verso) del media grafico. Entrambi gli inchiostri non sono stabili, infatti è possibile rilevare in alcune pagine diverse gore per contatto con sostanze acquose.
Oltre agli inchiostri, si riscontra la presenza di grafite, utilizzata per diverse annotazioni nel testo e anche per la paginazione. Quest'ultima presenta delle irregolarità: tra la pagina 111 e 112 vi è un bifolio che presenta su ogni facciata i primi quattro numeri romani, in aggiunta al numero 111.
Questo bifolio, prima del restauro, mostrava danni che lo distinguevano dal blocco delle carte: strappi e lacune, ma soprattutto due pieghe, una orizzontale e una verticale, che possono essere testimonianza di una sua precedente conservazione separata dal manoscritto, che è stato assemblato in un momento successivo.
Inoltre, le pagine tra 180 e 181 sono prive di numerazione e ciò probabilmente è dovuto al fatto che, a conferma di quanto segnalato dalla nota dell'antiquario, manca metà pagina 180, dettaglio che dev'essere sfuggito a chi ha scritto i numeri in grafite. 
I bifolii che costituiscono il Doc. 95, sono in carta calandrata e presentano una rigatura filigranata con interlinea di un centimetro. Tutte le carte hanno lo stesso aspetto, ma varia il formato da un massimo di 280x214 mm ad un minimo di 252x206 mm. Inoltre, Gotz ha impostato uno specchio di scrittura abbondante senza dare alcun margine laterale, né interno né esterno, e concedendo al massimo un centimetro e mezzo in testa e a piè di pagina. Tutti questi elementi, assieme alla presenza di braghette incollate, funzionali alla cucitura, che coprono i caratteri più accostati alla linea della piega, inducono a supporre che i fascicoli siano stati rilegati in una fase successiva alla stesura, senza essere rifilati.
La coperta del manoscritto, di cartoncino marrone chiaro, era distaccata dal blocco delle carte ed presentava diversi strappi e lacune. Il dorso in origine era incollato alla coperta, come dimostrano i residui di adesivo che tra dorso e coperta combaciano.
Quanto al contenuto, considerato di interesse e degno di una pubblicazione, contiene le memorie di Gotz. Si tratta di un genere letterario particolare, diverso dal diario, non vi sono date e lo scrivere non ha soluzione di continuità. In queste pagine Gotz, prima ancora di iscriversi all'università e di votarsi ad una vita di impegno politico totalizzante, già esprime la sua natura intellettuale e il suo grande senso di giustizia, oltre al profondo rammarico per le condizioni in cui versa il suo paese. Il carattere del testo ha inizialmente una natura molto personale ed intima, che in seguito assume connotazioni sempre più legate a pensieri esistenziali, a tratti anche malinconici, che si avvicinano ad una ricerca filosofica sul senso della vita. La sua sensibilità, che sarà presente negli scritti successivi, è qui ai suoi albori ma è già ben delineata.
Numerazione
Numero:
1
Note
Titolo completo dell'antiquario: "Mémoire autobiographiques du revolutionnaire russe Michel Gotz, né à Kovno (Kaukas) en 1866, mort à Berlin en 1906, pour laperiode allantde sa toute jeunesse à son affiliation au groupe "Narodnaia Volia" (La volontè du Peuple) et à son activitè revolutionnaire jusqu'au 1883-1884.
Arretè a Moscov en 1886 gardé en prison jusqu'au 1889. Condamnè aux travaux forcès, commués en 1845 à residence surveillée en Siberia, autorise en 1899 à resider à Odessa, d'où'il passa à l'étranger en 1901.
Membre du Comitè Central du Parti Socialiste Revolutionnaire, de l'organization de Combat, un des principaux thèoriciens du parti ed rèdacteur de "Revolutzionnaia Rossia", it fut arretè à Naples en 1903 sur la domande du goverment tzariste, comme ayant organisè l'assassinat de Sipiaguine.
Liberè à la suite de la campagne ménée par le parti socialiste italien.
Voir le Dictionnnarie Bio-bibliographique, III-II, pp 939-942.
[Merite d'etre publie. Une demipage (180-182 mss) semble manquer. Le mss. n 'estpas terminè".
Traduzione in italiano: Memoria autobiografica del rivoluzionario russo M. Gotz, nato a Kovno [Caucaso] nel 1866, morto a Belino nel 1906, per il periodo che va da tutta la sua giovinezza alla sua affiliazione al gruppo "Narodnaia Volia" (La volontà del Popolo) e alla sua attività rivoluzionaria fino al 1883-1884.
Arrestato a Mosca nel 1886 imprigionato nel 1889. Condannato ai lavori forzati, commutata nel 1845 in residenza a Odessa, commutata la pena nella residenza sorvegliata in Siberia nel 1845, chiese ed ottenne il passaporto estero nel 1901.
Membro del Comitato Centrale del Partito S.R., dell'organizzazione della lotta, uno dei principali teorici del partito, redattore della "Russia Rivoluzionaria", fu arrestato a Napoli nel 1903 su domanda del governo zarista, per aver organizzato l'assassinio di Sipiaguine.
Si segnala le informazioni contenute nella scheda sono tratte dalla Tesi di laurea in Restauro di Cecilia Peretti, Restauro e conservazione dell'Archivio Gotz- Fondazione Basso. Ricostruzione biografica del socialista rivoluzionario russo e studi di fattibilità di nuove tecniche di pulitura (gel alginato).
Restauri
Data dell'intervento:
2017
Operatore:
Peretti, Cecilia

Relazioni

Soggetto produttoreBasso, Lelio
Fondo di appartenenzaMikhaïl Rafailovitch Gotz
Hai domande su questa scheda archivistica? Se hai notato un dettaglio da approfondire, vuoi segnalare un’informazione mancante o inesatta, oppure desideri entrare in contatto con l’ente conservatore per saperne di più, inviaci la tua segnalazione. Ogni contributo aiuta a migliorare la qualità delle informazioni e a valorizzare il patrimonio archivistico.