Lazio'900
A. V. Lunačarskij a A. A. Bogdanov
Corrispondenza

Metadati

Tipologia
Lettera
Data
Data:
fine 05/1909
Data topica
Data topica:
Sulmona
Deduzione:
Consistenza
Tipologia:
carta/e
Quantità:
1
Tipologia:
pagina/e
Quantità:
2
Contenuto
Caro amico, naturalmente tu hai assolutamente ragione riguardo alla necessità di chiarire il malinteso intenzionale, costruito sfacciatamente sul primo tomo del mio libro e su alcuni miei articoli. Ho già da tempo insistito su questa necessità, benché non abbia letto né il libro di Lenin, né quelle frasi de Le pietre miliari di cui mi scrivi. Naturalmente doterò il secondo tomo di un'adeguata prefazione. Ma devi sapere che non uscirà prima di
settembre e che lì avrò soltanto due o tre pagine per spiegarmi con i critici. Perciò sarei felice se capitasse il caso di farlo prima e con un articolo specifico, il che non sarebbe naturalmente di impedimento per la prefazione.
Ora a proposito di qualcos'altro. Capisco perfettamente perché insisti che venga la moglie di Michail. Ma è già risolto in qualche modo il proble­ma di come vivrà questa famiglia a Capri, dove la vita è estremamente cara?
Il carovita di Capri mi costringe a dubitare se abbiamo fatto bene a sce­gliere quest'isola per la scuola. Non ha altri meriti se non il fatto che è la residenza di Gor'kij. Ci comunicano che M[arija] F[edorovna], approfittan­do della temporanea assenza di M[arija] S[ergeevna], si sta affrettando con diversi affitti e contratti, a nostro avviso assai irrazionali. Insomma, alla fin fine, la parte economica è caduta di fatto nelle mani di M[arija] F[edorovna] e di Cataldi. Questa compagnia può mandare la scuola in rovina, anche senza prendere in considerazione che M[arija] F[edorovna] è interessata a farla saltare. Inoltre alcuni sintomi fanno pensare che la polizia italiana non sia poi così imperturbabile rispetto a ciò che si sta facendo a Capri. Penso che ci aspettino non poche seccature, oltre a quelle che già possiamo ragio­nevolmente prevedere.
Per quel che riguarda la casa editrice, tutta la faccenda sta ancora per
aria.
Per ora riposo nel significato pieno di questa parola insieme con la mia cara Anjuta nei deliziosi e poeticissimi Abruzzi, dove per di più la vita è tre volte meno cara che a Capri. Qui nessuno ci logora i nervi, e noi ci rin­franchiamo di ora in ora nell'animo e nel corpo.
Oltre alle varie letture correnti e al lavoro per il giornale ho deciso di scrivere il poema drammatico Faust e la citta, che ho concepito circa dieci anni fa e ho covato a lungo nel cervello. Per ora sono molto soddisfatto di questo mio lavoro.
Anjuta prepara attivamente il manoscritto del suo grande romanzo per spedirtelo. Inoltre ha iniziato una novella satirica divertentissima, allegra e cattiva, sulla corte di Capri. Vorrei convincerla a mostrarti anche questa cosa. È molto calzante e, nel suo genere, persino istruttiva. Sono certo che ne trarresti non poco divertimento.
Ti stringo forte la mano e ti chiedo di fare i miei ossequi a N[atal'ja] B[ogdanovna].
Anjuta vi abbraccia forte, te e lei.
Tuo Anatolij
Il mio indirizzo ora è: Sulmona (Prov. Acquila) <...>.
 
Descrizione estrinseca
Dattiloscritto con aggiunte a penna.
Segnature
Segnatura:
II_073
Tipologia:
precedente inventario
Numerazione
Numero:
28
Note
La lettera è stata pubblicata e tradotta nel volume Gor'kij-Bogdanov e la scuola di Capri. Una corrispondenza inedita (1908-1911), a cura di J. Scherrer e D. Steila (Carocci, Roma 2017). Corrisponde alla n. 107 del volume.

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