V. A. Desnickij a A. A. Bogdanov
Corrispondenza
Metadati
- Tipologia
- Lettera
- Data
- Data:
- 09/07/1909
- Data topica
- Data topica:
- Capri
- Deduzione:
- sì
- Consistenza
- Tipologia:
- carta/e
- Quantità:
- 1
- Tipologia:
- pagina/e
- Quantità:
- 2
- Contenuto
- 9.VII.09, Capri
Caro Aleksandr Alek[sandr]ovič,
sono arrivato qui da poco, mi sono un po' informato sulla situazione nel partito, ma di questo dopo. Ora, qualche parola sulla scuola. Mi pare, e anche in Russia pareva, che l'impresa, così come è stata progettata, sia un'impresa simpatica al più alto grado, ma troppo enfatizzata. Innanzitutto e principalmente, il problema finanziario (non prenderò in considerazione altri aspetti). Marija F[edorovn]a Vi ha scritto quanti soldi ci sono. Quel che è rimasto è troppo poco anche per il mantenimento degli studenti. Non c'è neppure bisogno di dire che con questa somma non si potranno far venire i docenti, tanto più quelli con famiglia come Stepanov, Bazarov e altri. Non c'è nessuna speranza che arrivi dell'altro denaro tramite Al[eksej] M[aksimovic]. E che si ottiene come risultato? Voi al momento siete occupato, Stepanov, Bazarov e altri non verranno. Immagino che, dal Vostro punto di vista, non si possa neppure parlare di invitare Lenin e gli altri, e poi verrebbero? Chi rimane? Aleksinskij, Lunačarskij, Michail? Lunačarskij è occupato con l'attività letteraria, soffre la povertà ecc. Non Vi sembra che la montagna abbia partorito un topolino? Sull'attività docente di Al[eksej] M[aksimovi]č si può contare soltanto in un campo limitato. Per di più penso che si debba tener conto della sua salute e del fatto che per lui un simile lavoro sarà assai più gravoso, persino fisicamente, che per noi che ci siamo abituati.
E allora? Si presentano tre soluzioni: 1. Limitarsi a Aleksinskij, Michail (?) e, forse, Lunačarskij? 2. Trasferire la scuola in un altro luogo, per esempio, a Parigi (?), dove è più facile trovare dei docenti. 3. Organizzare la scuola in modo del tutto diverso, affidando tutto il lavoro non a dei letterati, ma a due/ tre pratici come Aleksej, Marat, Innokentij. Se ne troveranno di questo tipo? Ma anche in questo caso, forse, sarebbe meglio organizzare l'impresa della scuola in un altro posto. In ogni caso è immediatamente necessaria una decisione definita. Forse bisognerà addirittura telegrafare a Mosca, che gli studenti non partano? Scrivete, rispondete immediatamente. Infatti potrebbe venirne fuori un grande scandalo, molto sgradevole per tutti, soprattutto nel momento attuale. Arriveranno delle persone e non ci sarà con chi studiare, mentre se n'è fatto un gran parlare.
Per quel che riguarda me personalmente, io mi assumerei tutto quel che posso: sia la storia russa, sia altre cose simili, ma resterò qui soltanto un mese. È un peccato che Voi non possiate venire. Ci sarebbe bisogno di parlare di molte cose.
Secondo me, è troppo crudele e, Voi lo capirete, anche semplicemente svantaggioso immischiare così profondamente A[leksej] M[aksimovič] nelle attività organizzative. Per carità, rimuovetelo da ogni lavoro organizzativo, per quanto è in Vostro potere, perché in effetti al momento della scuola si occupano soltanto lui e Marija F[edorovn]a. Egli, naturalmente, non dice nulla, ma io so benissimo come tutti questi insuccessi agiscano su di lui in modo micidiale. Vi abbraccio. Un saluto a Natal'ja Bogdanovna e a tutti.
Stroev
- Descrizione estrinseca
- Manoscritto.
- Segnature
- Segnatura:
- III_094
- Tipologia:
- precedente inventario
- Numerazione
- Numero:
- 45
- Note
- La lettera è stata pubblicata e tradotta nel volume Gor'kij-Bogdanov e la scuola di Capri. Una corrispondenza inedita (1908-1911), a cura di J. Scherrer e D. Steila (Carocci, Roma 2017). Corrisponde alla n. 138 del volume.
Relazioni
Soggetto produttoreBogdanov, Aleksandr Aleksandrovič
Fondo di appartenenzaAleksandr Aleksandrovič Bogdanov
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