A. M. Gor'kij a A. A. Bogdanov
Corrispondenza
Metadati
- Tipologia
- Lettera
- Data
- Data:
- tra il 19/03/1909 e il 25/03/1909
- Data topica
- Data topica:
- Capri
- Deduzione:
- sì
- Consistenza
- Tipologia:
- carta/e
- Quantità:
- 2
- Tipologia:
- pagina/e
- Quantità:
- 4
- Contenuto
- Caro compagno, guardate un po':
1. Bazarov se ne va in Crimea, invece di venire subito qui, dove tra un mese e mezzo/due la sua presenza sarà necessaria per la scuola, mentre ora è necessaria per discutere il progetto di una seconda raccolta e di altri lavori letterari.
2. Pokrovskij scrive una Storia che deve rientrare nel nostro progetto di enciclopedia; lo avete informato di questo progetto? Questa Storia non sarà un po' cara, da chi sarà pubblicata, lo sapete?
Mi pare che tutto stia iniziando a sparpagliarsi e confondersi, perché ci si sta facendo trascinare non nella direzione in cui si sarebbero dovute concentrare tutte le intenzioni e gli entusiasmi, tutto il lavoro.
La vostra annotazione «20 persone non le metterete insieme» a Mi- chail è parsa buffa, lui trova che questa cifra sia troppo misera e secondo le sue informazioni sarà estremamente difficile limitarsi a essa.
Facendo qualche conto approssimativo lui e io abbiamo abbozzato: l'Organizzazione della regione [ne potrebbe mandare] 5, Mosca 3, gli Urali 3, Il Caucaso 2, il Volga 2, Iv[anovo]-Voz[nesensk] 3, Sormovo 1, Spilka 3 = 22.
Abbiamo ridotto l'Organizzazione regionale a 3. Ma le lettere di Michail hanno suscitato un tale interesse per l'iniziativa che è chiaramente evidente: con 20 posti non ce la caveremo e dobbiamo darci da fare al massimo per acquisire mezzi almeno per 25 persone.
Il libro di Bazarov è necessario pubblicarlo da Znanie; mi pare soltanto che voi dovreste riguardarlo con lui perché non serva al nemico come fondamento per la ricerca di divergenze tra voi e B[azarov]. Ci obbligano a questo i nostri interventi collettivi nella raccolta. "Ricercatori" del tipo di Juskevic ci terranno d'occhio nel modo più severo. Questo pidocchio ha deposto in "Versiny" un saggio ripugnantissimo sulla filosofia marxista, «che non c'è».
La mia più profonda convinzione è che Il'in stia politicanteggiando. Bogdanov gli deve concedere piena libertà in questo, se Bogdanov comprende tutta l'importanza del proprio valore come il più grande organizzatore ideologico dei nostri giorni.
Com'è difficile con voi, signori miei! O forse io sono irrimediabilmente stupido e non capisco la profondissima importanza dell'evento che è accaduto nella città di Parigi e nella zucca di Il'in per tedio della vita?
Non posso rappresentarmi la scissione se non in questa forma: essa è sorta in forza della necessità e come risultato dell'inconciliabilità di due concezioni filosofiche, l'"otzovismo" è il pretesto formale per affrettare l'inevitabile; siccome il pubblico operaio si schiererà decisamente dalla parte dell'empiriomonismo, la scissione dovrà apparire come una temporanea follia del compagno Lenin, ma quando quel compagno vedrà dove si trovano la forza e il partito, tornerà in sé; è comunque troppo un uomo di partito !
Che gli operai si schiereranno dalla parte dell'empiriomonismo, lo dicono sia Michailo e Vasja, sia Lorenc e il mio fiuto, che ho l'audacia di ritenere infallibile.
Io non vi capisco: credete in voi stesso oppure no?
La scuola si realizzerà. Se voi foste qui, vi proporrei un certo piano, ma non trovo opportuno scriverne. Ieri abbiamo spedito in Russia Zolotarev: farà il giro delle organizzazioni, proporrà loro di scegliere per elezione gli uditori dei corsi, e si è anche impegnato a raccogliere laggiù i denari per il viaggio di andata di 20 persone, per 60 rubli a testa = 1.200 rubli.
La sanzione? Ci sarà.
Mandate al diavolo le "crisi" e precipitatevi qui, piuttosto che logorarvi inutilmente i nervi.
A Pokrovskij e Bazarov scriverò oggi stesso. Lunacar[skij] ha terminato la prefazione a Tiersot, ve la spedisco o la lascio qui fino al vostro arrivo? Rispondete.
A[leksej] P[eskov]
Sul verso
Da Mosca esigono da M[ichail] l'illustrazione dei nascenti dissensi. Lui, per ora, si astiene dal parlarne, poiché mi pare che anche lui non capisca di che si tratta.
Ma abbiamo dato qualche indicazione a Zolotarev con la dichiarazione categorica che nessuno del nostro gruppo desidera la scissione e lotteremo con tutti i mezzi contro di essa.
Mi pare che voi dovreste esporre la storia della "crisi" e mandarla a Mosca tramite M[ichail] perché non si ripeta la storia di Baku di cui voi stesso mi avete raccontato. Scusatemi, ma avete iniziato a far confusione: per esempio, la lettera di Mich[ail] era stata spedita a voi perché la leggeste e
la sistemaste, rendere noto al "Proletarij" il suo contenuto era prematuro, e nocivo alla causa.
Vi prego, lasciate perdere questa faccenda della "crisi", in essa c'è troppo poco senso!
- Descrizione estrinseca
- Manoscritto.
- Segnature
- Segnatura:
- II_049
- Tipologia:
- precedente inventario
- Numerazione
- Numero:
- 9
- Note
- La lettera è stata pubblicata e tradotta nel volume Gor'kij-Bogdanov e la scuola di Capri. Una corrispondenza inedita (1908-1911), a cura di J. Scherrer e D. Steila (Carocci, Roma 2017). Corrisponde alla n. 77 del volume.
Relazioni
Soggetto produttoreBogdanov, Aleksandr Aleksandrovič
Fondo di appartenenzaAleksandr Aleksandrovič Bogdanov
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