A. M. Gor'kij a A. A. Bogdanov
Corrispondenza
Metadati
- Tipologia
- Lettera
- Data
- Data:
- tra il 26/06/1908 e il 13/07/1908
- Data topica
- Data topica:
- Capri
- Deduzione:
- sì
- Consistenza
- Tipologia:
- carta/e
- Quantità:
- 1
- Tipologia:
- pagina/e
- Quantità:
- 2
- Contenuto
- Caro compagno,
vi spedisco Religione di Lunačarskij.
E alle vostre lettere rispondo con il mio caloroso invito: venite qui, e presto! Non è affar vostro, non è il vostro posto, stare a Ginevra, in mezzo a queste beghe, che secondo me si spiegano per metà con l'irritazione che viene dall'inattività dell'emigrazione.
Una lotta di principio? Ahimè! È sempre ancora una lotta per l'individualità, per l'autoaffermazione dell'"io".
Anche Zimin dice che avete bisogno di venire qui, che a Ginevra non siete al vostro posto.
Oltre al desiderio naturale di allontanarvi dall'ambito delle sciocchezze e delle piccolezze, mi spinge una serie di considerazioni di necessità pratica: bisogna cominciare il lavoro.
Non potrebbe trasferirsi qui anche Alek[sinsk]ij? In effetti se si deciderà di affidargli il lavoro sulla "Storia della chiesa", mi pare che dovrebbe essere informato della concezione generale di quest'impresa e discutere delle fonti.
Inoltre, come ci informano dalla Finlandia, Pokrovskij vive là senza un'occupazione: penso che varrebbe la pena di convocare anche lui; è necessario in quanto storico, per tutti, compreso Al[eksinsk]ij.
In generale, bisogna affrettarsi: il tempo lasciatoci dalla Storia non è molto e dobbiamo usarlo con tutta l'energia di cui siamo capaci.
Avete assolutamente ragione: dappertutto c'è puzza di bruciato. La canaglia internazionale si impiglia nella rete della propria avidità, in modo sempre più saldo e forte, giorno dopo giorno; non tocca ai diplomatici squarciare queste catene, c'è bisogno di uno scontro! E uno scontro ci sarà, uno scontro che coinvolgerà tutta l'Europa! E il borghese perderà molto sangue, il che è molto positivo poiché ciò aggraverà l'anemia del suo intelletto.
Caro amico, scusatemi se vi sembrerà che io sia caduto in un tono didascalico; si intende, non ne avevo intenzione. Non voglio insegnare niente a nessuno, tanto meno a voi, e anche se ne avessi avuto voglia, non me lo sarei permesso. Ma da un punto di vista estetico, non posso vedervi in mezzo alle dispute ginevrine, proprio non posso!
E, lo ripeto, nell'estate dobbiamo sistemare la faccenda dell'enciclopedia, e questo è davvero più importante del problema del "boicottismo", dell'"otzovismo", e di altre parolacce in cattivo tataro.
Vi abbraccio, vi prego, vi aspetto.
Mi inchino a Nat[al'ja] B[ogdanovna] e baciandole la mano, la imploro: mia cara, non scaldatevi! In fede mia, tutti quelli che vi stanno intorno sono brave persone, ma si sono ammalate di nervi; è soltanto questo!
Tante buone cose!
A[leksej] Peškov
- Descrizione estrinseca
- Manoscritto.
- Segnature
- Segnatura:
- I_017
- Tipologia:
- precedente inventario
- Numerazione
- Numero:
- 12
- Note
- La lettera è stata pubblicata e tradotta nel volume Gor'kij-Bogdanov e la scuola di Capri. Una corrispondenza inedita (1908-1911), a cura di J. Scherrer e D. Steila (Carocci, Roma 2017). Corrisponde alla n. 29 del volume.
Relazioni
Soggetto produttoreBogdanov, Aleksandr Aleksandrovič
Fondo di appartenenzaAleksandr Aleksandrovič Bogdanov
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