Fascicolo | 23/6/1875 - 27/6/1875"Lettere di Enrico Albanese a Cannizzaro"Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL
Le Carte Cannizzaro presso il Museo centrale del Risorgimento di Roma
Serie
Metadati
- Tipologia
- Sezione
- Data
- Data:
- 1846 - 15/11/1909
- Consistenza
- Consistenza (testo libero):
- 33 unità archivistiche
- Storia archivistica
- Testo ripreso dall'introduzione del volume a stampa di G. Paoloni e M. Tosti-Croce.
Nel 1958 compariva nella «Rassegna storica del Risorgimento» la descrizione di una raccolta di carte cannizzariane esistente presso l'Archivio del Risorgimento conservato nel Vittoriano a cura dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano.
L'autrice, Emilia Morelli, prendendo spunto dal volume pubblicato in occasione del centenario cannizzariano, così scriveva: "Questo ci indica che le due buste (393-394) di Carte Cannizzaro esistenti nel Museo centrale del Risorgimento di Roma non rappresentano se non una parte minima dell'archivio dello scienziato-patriota siciliano. Riteniamo, però, che non siano del tutto prive di valore, anche se costituite, principalmente, dai documenti ufficiali e dai decreti che accompagnarono la carriera del Cannizzaro dal 1851 [...]" [41].
Timbri e numeri d'inventario consentono di rilevare che la documentazione venne acquisita dalla Biblioteca Centrale del Risorgimento di Roma, una delle molte passate denominazioni dell'attuale Biblioteca di storia moderna e contemporanea [42], nel luglio 1932, come dono proveniente dal Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento [43].
Il registro di presa in carico della Biblioteca fornisce un dettagliato elenco del materiale proveniente dal carteggio cannizzariano, così appropriatamente descritto dalla Morelli nel brano citato; all'elenco fornito in quella sede si debbono però aggiungere una serie di materiali a stampa minori relativi alle elezioni del 1865 a Palermo, una copia dello stampato parlamentare dei provvedimenti straordinari di pubblica sicurezza in discussione nel 1875, ed un "Quaderno di poesie, prose ed appunti di Cannizzzaro" del quale si sono perse le tracce. Dall'elenco è pure possibile farsi un'idea di una certa fisionomia archivistica che le carte avevano conservato nonostante provenissero dallo smembramento di un più vasto insieme.
Ad esse toccò tuttavia la sorte di un riordinamento effettuato con criteri non archivistici nell'ambito della Biblioteca [44]: le unità esistenti vennero smembrate in una raccolta di documentazione costituita da decreti di nomina e di conferimento di onorificenze (ora b. 393, fasc. 33, e b. 394, fascc. 1-6), separati dalle relative comunicazioni e lettere di trasmissione (ora, frammiste ad altri materiali, in b. 393, fascc. 25-32); nel bel mezzo, casualmente sparsi, fascicoli con tenenti corrispondenza personale, appunti e minute.
Il materiale elettorale, unica testimonianza in questa sede della partecipazione di Cannizzaro alle elezioni del 1865, e lo stampato dei provvedimenti straordinari di pubblica sicurezza del 1875, presenza anch'essa non casuale tra le carte cannizzariane in questa sede, vennero smistati nelle raccolte della Biblioteca e lì rimasero, con evidente danno per il fondo archivistico cui erano legati, quando questo, per disposizione ministeriale, nel l'ottobre del 1936, emigrò al Vittoriano con gli altri carteggi che costituivano l'Archivio del Risorgimento, per riunirsi ai cimeli del Museo [45].
A che titolo, e quando, il Comitato fosse entrato in possesso delle carte è, allo stato, impossibile a dirsi. Se però, prescindendo per un attimo dalla documentazione esistente presso l'Accademia dei XL e di cui si dirà in seguito, si considera che la parte più consistente, sia in senso quantitativo che qualitativo, del carteggio riferito alla partecipazione di Cannizzaro alle vicende risorgi mentali è quella custodita presso la Società chimica, si deve per forza di cose dedurne che a questa è toccato il privilegio della prima scelta; e che soltanto in un momento successivo nel materiale che rimaneva sia stato scelto quello da destinare al Museo del Risorgimento.
Il criterio che ha presieduto alla selezione sembra essere stato soprattutto agiografico: al Vittoriano sono andati, oltre alla parte più cospicua della documentazione ufficiale relativa alla carriera accademica e politica di Cannizzaro, il carteggio relativo alla situazione siciliana del 1874-75, e ciò che appare come il residuo di una sconsiderata divisione delle carte relative al periodo 1848-49.
Ci sembra quindi di poter affermare che l'acquisizione da parte del Comitato Nazionale per la Storia del Risorgimento delle carte oggi collocate al Vittoriano rappresenta una seconda tappa nello smembramento dell'archivio personale dello scienziato avvenuto tra il 1926 ed il 1932.
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[41] E. Morelli, I fondi archivistici del Museo Centrale del Risorgimento. XXIV. Le carte di Stanislao Cannizzaro, in «Rassegna storica del Risorgimento», XLV (1958), p. 73.
[42] Sulle vicende storiche della Biblioteca di storia moderna e contemporanea e del Museo centrale del Risorgimento in Roma, su i non facili rapporti fra i due istituti, e sulle complesse relazioni fra le raccolte da essi possedute, cfr. V. Carini Dainotti, Biblioteche generali e Biblioteche speciali nelle discussioni parlamentari, in Miscellanea di scritti di bibliografia ed erudi zione in memoria di Luigi Ferrari, Firenze 1952, pp. 117-167; A. M. Arpino, Il Museo centrale del Risorgimento, in «Rassegna storica del Risorgimento», LVIII (1971), pp. 305-310; M. P. Critelli e L. Rossi, Il fondo «Bandi sciolti» della Biblioteca di storia moderna e contemporanea, in «Società e storia», n°32 (1986), pp. 449-52.
[43] Cfr. Biblioteca di storia moderna e contemporanea, Registro doni aprile 1933-aprile 1950, pp. 26-31.
- Numerazione
- Numero:
- 2
- Numero romano:
- II
Relazioni
Soggetto produttoreCannizzaro, Stanislao
Fondo di appartenenzaStanislao Cannizzaro
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