R. si è procurato il libro di S. sulla relatività e, da un primo esame sui punti indicatigli che trattano dell'esperimento Michelson-Morley, ne è rimasto molto soddisfatto. R. evidenzia come la teoria corrente dell'esperimento non possa ritenersi a suo giudizio esatta e mostra come un particolare risultato di S. possa ottenersi come caso particolare della propria teoria. È in procinto di pubblicare una nuova Memoria in merito, in base alla quale la teoria esposta da Michelson risulterebbe errata ("la teoria della esperienza di Michelson non era stata finora data da nessuno in modo esatto"), soprattutto in relazione all'atteso "spostamento di frangie", che dovrebbe essere invece decisamente osservabile. R. vuole ripetere l'esperimento, e chiede a S. se si ritenga in grado di ottenere specchi abbastanza perfetti. R. sta preparando le informazioni da spedire alla casa Hilger per la costruzione di un apparecchio, e si dispiace che S. debba partire per l'America proprio in tale momento. [Copia di lettera scritta da R. a Silberstein, spedita da Bologna - secondo la busta - il 5.6.1920 e ricevuta a Londra in data 9.6.1920 ]