Nacque a Tigăneşti (Romania) il 6 gennaio 1866 da Emanuele, principe di Poggio Suasa e dalla sua prima moglie, la principessa romena Caterina Conachi-Vogoride. Dopo aver studiato al collegio del Nazzareno a Roma ed essere diventato ufficiale di cavalleria, lasciò l’esercito nel 1890 e seguì Enrico Franckenstein in Africa, dapprima in Mozambico, poi in Egitto. Un altro viaggio in Africa, nell’aprile 1891, lo condusse assieme al naturalista svizzero Conrad Keller a Berbera, nel golfo di Aden. L’obiettivo era raggiungere l’Uebi Scebeli e il Giuba. Nel corso del viaggio si scontrò con un migliaio di Maraiti che sconfisse ma dovette poi tornare in Italia. Non si dette però per vinto e il 6 dicembre 1892, ripartì da Berbera, deciso a ritentare l’impresa di raggiungere l’Uebi Scebeli con nuovi obiettivi più ambiziosi. Il 4 dicembre 1893 venne assalito e ucciso da un elefante nel corso di una battuta di caccia, la sua grande passione. Molti anni dopo il nipote Marescotti Ruspoli, morto a El Alamein nel 1942, andò a ricercare la sua tomba e ne riportò in patria le spoglie, che nel maggio 1928 vennero inumate a Roma, nella basilica dell’Aracoeli, in una tomba contenente un’epigrafe con l’elenco delle sue esplorazioni e scoperte.