Lazio'900
Istituto Gramsci
Fondo

Metadati

Tipologia
Fondo
Data
Data:
1948 - 1991
Consistenza
Consistenza (testo libero):
659 fascc.
Storia istituzionale/Biografia
Il progetto di costituzione di una fondazione dedicata ad Antonio Gramsci fu approvato dalla segreteria del Pci il 21 ottobre 1948 e aveva tra i suoi obiettivi, oltre la custodia della biblioteca che il dirigente comunista aveva costituito prima del suo arresto e durante gli anni di detenzione, il lavoro organizzativo per l'edizione delle sue opere, la raccolta della documentazione biografica e bibliografica che lo riguardasse, la diffusione del pensiero gramsciano e del marxismo nella società italiana e costruzione di un rapporto tra politici comunisti e studiosi, anche esterni al partito.
Individuata la sede in un villino sito nel bel quartiere romano dell'Aventino, la Fondazione venne inaugurata ufficialmente il 28 aprile 1950 con una mostra dei libri e dei quaderni del carcere di Gramsci. Primo direttore fu nominato Ambrogio Donini, studioso di storia delle religioni, vice direttore di “Rinascita” e coordinatore dell'attività editoriale del Pci.
Nel 1954 la Fondazione venne trasformata in Istituto Gramsci nell'intento di favorire un maggiore sviluppo alla propria attività e al direttore Ambrogio Donini venne affiancato un organo di direzione collegiale.
La contrapposizione creatasi tra il direttore e i suoi collaboratori in merito ad un seminario sulla storiografia marxista organizzato dall'Istituto Gramsci nel dicembre 1954 e il successivo intervento critico di Togliatti, deciso a imprimere una maggiore caratterizzazione ai percorsi di studio dell'Istituto verso il pensiero gramsciano, portò ad un'ulteriore riorganizzazione della struttura direttiva.
Nel 1955 la guida dell'Istituto venne affidata ad Alessandro Natta e a un direttivo composto dagli studiosi responsabili delle sezioni di lavoro: storia e filosofia, critica e arte, scienza, economia. In tale contesto venne avviato il lavoro editoriale per proseguire la pubblicazione delle opere di Gramsci e costituito il "Centro di studi pedagogici" sui problemi della scuola e dell'educazione.
I1 programma di lavoro subirà una brusca interruzione nel 1956 con la crisi politica e culturale che coinvolse gli intellettuali del Pci e vicini al Pci. A partire dal gennaio 1957 l'attività riprese il suo corso contestualmente ad un cambiamento nella struttura dirigente: venne infatti istituito un ampio comitato direttivo presieduto da Ranuccio Bianchi Bandinelli e da Franco Ferri, prima in qualità di segretario generale e poi, dal 1973, di direttore, carica che Ferri mantenne sino al 1979.
La lunga permanenza di Ferri alla direzione dell'Istituto si concretizzò nella realizzazione di iniziative e di incontri tesi all'approfondimento della storia e del pensiero del movimento operaio e socialista italiano e internazionale ma anche della società italiana nel suo complesso, dei suoi problemi politici. È in questo contesto che vanno inseriti i numerosi convegni organizzati dall'Istituto, i seminari e i corsi di lezioni; l'attività delle sezioni di lavoro di storia, di filosofia, di pedagogia, di scienze giuridiche negli anni Settanta; la costituzione alla fine del 1959 della rivista trimestrale “Studi storici”, il cui primo direttore fu Gastone Manacorda; la fondazione nel 1971 del Centro studi e documentazione sui paesi socialisti, diretto da Adriano Guerra; l'attività editoriale, grazie alla quale si ebbe la pubblicazione nel 1975 dell'edizione critica dei "Quaderni dal carcere" di Gramsci presso Einaudi a cura di Valentino Gerratana, delle opere di Togliatti e degli scritti di Eugenio Curiel con gli Editori Riuniti nonchè dei documenti delle Brigate Garibaldi con la casa editrice Feltrinelli (1979).
Dopo la lunga direzione di Franco Ferri, l'Istituto Gramsci fu diretto per un anno da Paolo Spriano e dal 1980 al 1988 da Aldo Schiavone.
Nel 1982 l'Istituto si è costituito in Fondazione, giuridicamente riconosciuta dallo Stato e dal 1998 ha ottenuto la qualifica di o.n.l.u.s.

Elenco direttori:
1950-1954: Ambrogio Donini
1955-1956: Alessandro Natta
1957-1979: Franco Ferri (dal 1957 al 1973 come segretario generale, dal 1973 come direttore)
1979-1980: Paolo Spriano
1980-1988: Aldo Schiavone

Elenco presidenti:
1957-1971: Ranuccio Bianchi Bandinelli
1971-1993: Nicola Badaloni
Storia archivistica
Decine di fascicoli accumulati in quarant'anni di attività, organizzati e divisi per materia. Tra questo materiale, soprattutto, vi erano due fascicoli, che aveva riordinato anni fa Bruna Conti: si trattava di materiale sparso della Fondazione risalente proprio ai primi anni Cinquanta. Non era moltissimo, ma di grandissimo interesse (si tratta delle buste nominate Archivio dell'Istituto, la prima dal 1948 al 1955, la seconda dal 1956 al 1959): tra l'altro vi era la documentazione relativa alla riunione con Colombi, con i verbali della discussione e quelli degli incontri presso la direzione del Pci. Altri documenti della prima metà degli anni Cinquanta sono conservati nei fascicoli relativi al convegno su Gramsci del 1951, al cinquantesimo della morte di Antonio Labriola del 1954 e a iniziative diverse tra il 1954 e il 1955.
In questo archivio è poi conservata tutta la documentazione corrente, dalla fine degli anni Cinquanta ad oggi, divisa per iniziative e convegni (la maggior parte dei fascicoli), corrispondenza, riunioni, gruppi di lavoro, attività delle sezioni, ecc. Ma si tratta di materiale relativamente meno interessante rispetto a quello riguardante gli anni Cinquanta: è un utile complemento per capire il nascere di iniziative che poi si sarebbero trasformate in convegni, incontri, seminari di studio i cui atti sono stati pubblicati; in misura minore per ricostruire i passaggi interni dell'Istituto, i mutamenti nelle sezioni di lavoro e così via. Da questo punto di vista la documentazione è discontinua.

Con questo flashback Albertina Vittoria ci fornisce un quadro dell'archivio della Fondazione Istituto Gramsci, tra le cui carte lavorò a partire dal 1988, quando il neo direttore Giuseppe Vacca le propose di lavorare ad una storia dell'Istituto. La ricerca verrà conclusa nel 1992 con la pubblicazione del volume Togliatti e gli intellettuali. Storia dell'Istituto Gramsci negli anni Cinquanta e Sessanta.
Al termine di questa fase di lavoro rimaneva a disposizione degli studiosi un utile, seppure provvisorio, strumento di corredo: un inventario sintetico della documentazione per buste, organizzata in 6 serie logiche: Organi direttivi, Amministrazione e contabilità, Corrispondenza, Attività e iniziative, Raccolte testimonianze e promemoria, Carte di diversa provenienza. Le carte erano raccolte in 123 buste, 24 quaderni e 3 registri. Nella serie Carte di diversa provenienza furono inserite le carte consegnate da alcuni protagonisti della storia dell'Istituto ad Albertina Vittoria nel corso della sua ricerca.
Questa prima organizzazione delle carte è stata riprodotta nella scheda dell'archivio pubblicata nella Guida agli archivi della Fondazione Istituto Gramsci.

Il corpus documentario dell'Istituto Gramsci, perlopiù in buono stato di conservazione, copre un arco cronologico che va dal 1948 al 1982, ed ha una consistenza di 659 fascicoli conservati in 83 buste.
Le carte sono sempre state conservate presso le sedi dell'ente produttore, del quale hanno condiviso le tormentate vicissitudini logistiche: dalla villetta dell'Aventino che ospitò al ritorno da Mosca la biblioteca e gli scritti carcerari di Gramsci a quella attuale, in un palazzo della via Portuense. Nell'archivio è conservato anche il fondo Franco Ferri, il quale raccoglie documentazione di lavoro prodotta dai primi anni Quaranta, quando il giovane Ferri frequentava le lezioni di Delio Cantimori alla Normale di Pisa al 1979, anno in cui lascerà la direzione dell'Istituto Gramsci.

L'archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico dalla Sovrintendenza archivistica per il Lazio in data 21 settembre 1994. L'inventario è stato realizzato grazie al contributo della Sovrintendenza archivistica per il Lazio.
Modalità di acquisizione
L' archivio è sempre rimasto presso la Fondazione Istituto Gramsci.
Strumenti di ricerca
Inventario a cura di Maria Antonietta Serci.
Criteri di ordinamento
Il lavoro di schedatura è stato realizzato a livello di unità archivistica, con la compilazione delle seguenti sezioni: identificazione, con il titolo del fascicolo, in forma originale o attribuita, gli estremi cronologici e le integrazioni alla data; contenuto, con descrizione dell'affare trattato nel fascicolo e tipologia dei documenti, indicazione dei caratteri estrinseci e segnalazione di carte ritenute particolarmente rilevanti, l'indicazione dei sottofascicoli con rispettivo numero progressivo, titolo ed eventuale indicazione del contenuto; voci d'indice, con indicizzazione degli antroponimi e degli enti citati nelle sezioni delle schede; note, con informazioni ritenute utili ma non inseribili nelle altre sezioni.
I documenti sono stati ordinati cronologicamente con criteri archivistici.
L'assenza degli strumenti per la gestione corrente dell'archivio dell'Istituto - registri di protocollo e titolario - ha ostacolato una ricostruzione del suo ordine originario così da determinare un riordino basato su criteri storici e logici, definitisi anche sulle indicazioni profilatesi nel corso del primo intervento.
Numerazione
Numero:
1
Consultabilità
La consultabilità dell'archivio è regolata secondo le disposizioni di legge vigenti.
Fonti collegate
Archivio del Partito comunista italiano e Archivio Franco Ferri, consultabili presso la Fondazione Istituto Gramsci.
Bibliografia
A. Vittoria, Togliatti e gli intellettuali. Storia dell'Istituto Gramsci negli anni Cinquanta e Sessanta, prefazione di F. Barbagallo, Roma, Editori Riuniti, 1992.
Guida agli archivi della Fondazione Istituto Gramsci di Roma, a cura di L. Giuva, Roma, Editori Riuniti, 1994 (Fondazione Istituto Gramsci, "Annali", 1992).
Il "lavoro culturale", a cura di F. Lussana e A. Vittoria, Roma, Carocci, 2000.
La Fondazione Istituto Gramsci. Cinquant'anni di cultura, politica e storia. Un catalogo e una guida, a cura di F. Lussana, Firenze, Pineider, 2000.
F. Lussana, Politica e cultura: l'Istituto Gramsci, la Fondazione Basso, l'Istituto Sturzo, estratto da L'Italia repubblicana nella crisi degli anni settanta. Culture, nuovi soggetti, identità, a cura di F. Lussana e G. Marramao, Rubbettino, 2003, pp. 136.
G. Manacorda: storia e politica, "Studi Storici", 3/4, 2003.

Relazioni

Soggetto produttoreIstituto Gramsci
Soggetto conservatoreFondazione Gramsci Onlus
Fondo di appartenenzaIstituto Gramsci

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Serie | 1950 - 1980AmministrazioneFondazione Istituto Gramsci onlus
Serie | 1948 - 1991Carte acquisiteFondazione Istituto Gramsci onlus
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