Il "Rapporto", "Riservato al compagno Togliatti", è finalizzato, come scrive lo stesso Zangrandi, a «modificare integralmente l'attuale visione che il partito mostra di avere sui problemi della stampa fiancheggiatrice e soprattutto di scongelare la attuale stagnante situazione di questa stampa e avviarla verso una più proficua utilizzazione». Nella lunga relazione Ruggero Zangrandi espone "Rilievi di carattere politico generale", nei quali evidenzia l'inadeguatezza dell'organizzazione della stampa favorevole al Partito («in nessun altro settore - scrive - la sproporzione delle forze tra noi e gli avversari è così schiacciante»), e rilievi tecnici. Propone infine un «nuovo piano», finalizzato alla totale riorganizzazione del settore, «per il quale mobilitare tutte le risorse finanziarie, tecniche e giornalistiche». L'ipotesi avanzata prevede la creazione di quotidiani provinciali, distribuiti nelle principali città italiane, capaci di «fare concorrenza ai giornali già esistenti», «frantumare il monopolio avversario ed imporre [...] una rettifica dell'attuale linea di sfrenato anticomunismo».