La collaborazione di Ruggero Zangrandi con il quotidiano inizia il 5 dic. 1949.
La corrispondenza, che intercorre con i direttori e vicedirettori (Fausto Coen, prima vicedirettore poi direttore, e Mario Melloni, direttore) riguarda l'organizzazione della rubrica "Ventiquattro ore" (inizialmente "24 ore") e commenti ai contenuti degli articoli. La corrispondenza con il direttore Mario Melloni evidenzia inoltre alcuni contrasti, riguardanti l'assenza di confronto con la Direzione, a più riprese contestata a Ruggero Zangrandi. Le lamentele di Ruggero Zangrandi riguardano in genere gli interventi sugli articoli.
Nel 1958 Ruggero Zangrandi è incaricato di curare la supervisione e il coordinamento dei servizi di politica interna, incarico che accetta, ma dal quale chiede di essere dispensato al più presto (in proposito v. anche un. n. 710).
Si segnala la corrispondenza del gen. - feb.1964 con Fausto Coen, direttore, Leandro Venditti, direttore amministrativo, e Amerigo Terenzi, n. q. di editore, che descrive le difficoltà di rapporto con il giornale intervenute nel periodo, le cui cause sono individuate, da Ruggero Zangrandi, in un clima ostile da parte di alcuni colleghi e del personale. La situazione porterà Ruggero Zangrandi a rassegnare le dimissioni, poi ritirate.