Lazio'900
«La Repubblica d'Italia»
Fascicolo

Metadati

Tipologia
Fascicolo
Data
Data:
circa [1/1947] - 5/7/1949
Consistenza
Quantità:
9
Tipologia:
documento/i
Contenuto
Corrispondenza con la Commissione controllo quotidiani del Partito comunista italiano (in proposito v. anche un. n. 48) e, in particolare, con il segretario Amerigo Terenzi e con Felice Platone. Contiene relazioni e promemoria inviati da Ruggero Zangrandi, al quale è affidato l'incarico di orientare e controllare politicamente il giornale, che nasce come quotidiano indipendente della sera, «fiancheggiatore di sinistra». Riguardano l'andamento del quotidiano, le proposte organizzative, l'organico e la situazione finanziaria.
Alla fine del 1948 il giornale vive una crisi, le cui cause sono individuate da Ruggero Zangrandi nelle carenze tecnico-organizzative, nel «non essere riusciti ad imprimere al giornale un indirizzo stabile e coerente» e nella mancata definizione dei rapporti con il Partito. In questo contesto Ruggero Zangrandi annuncia l'intenzione di interrompere la collaborazione, non appena il giornale abbia raggiunto un assetto stabile e definito, e avanza la proposta di costituire a Roma un Ufficio di corrispondenza, al servizio, nella fase iniziale, de «La Gazzettadi Livorno» e de «Il Progresso d'Italia» di Bologna. La proposta è accetta nell'ott. 1948 (in proposito v. un. n. 64) e Ruggero Zangrandi è nominato direttore dell'Ufficio romano di corrispondenza dei due quotidiani. Le pubblicazioni de «La Repubblica d'Italia» cesseranno nei primi mesi del 1949.
Numerazione
Numero:
63
Unità di conservazione
Unità di conservazione:
busta
Numero / i:
8

Relazioni

Soggetto produttoreZangrandi, Ruggero
Fondo di appartenenzaRuggero Zangrandi
Hai domande su questa scheda archivistica? Se hai notato un dettaglio da approfondire, vuoi segnalare un’informazione mancante o inesatta, oppure desideri entrare in contatto con l’ente conservatore per saperne di più, inviaci la tua segnalazione. Ogni contributo aiuta a migliorare la qualità delle informazioni e a valorizzare il patrimonio archivistico.