L'inchiesta, dal titolo La degenerazione dei servizi di sicurezza militare, é pubblicata in dodici puntate su «Paese sera», del 10 feb. - 4 mar. 1970. Provoca un'inchiesta della Procura della Repubblica di Roma, sostituto procuratore Vittorio Occorsio, che chiede informazioni circa i documenti pubblicati, provenienti dall'archivio del Sifar, e accusa Ruggero Zangrandi e «Paese sera», diretto nel periodo da Giulio Goria, di avere rivelato segreti di Stato.
Oltre ai ritagli stampa degli articoli dell'inchiesta, contiene articoli di Ruggero Zangrandi sull'intervento della Procura e su una campagna contro «Paese sera», scatenata da «Il Tempo»:
- Se c'è una giustizia, «Paese sera», 13 feb. 1970, che risponde a «Il Tempo», che aveva invocato l'intervento della Magistratura, avanzando l'ipotesi che tale intervento fosse già stato sollecitato dal ministro della Difesa prima della pubblicazione dell'inchiesta;
- Cretini, sospetti e infami, «Paese sera», 15 feb. 1970, che risponde all'articolo pubblicato su «Il Tempo» nello stesso giorno, dal titolo Cretini e sospetti, che avanzava ipotesi sugli informatori di «Paese sera»;
- Il «segreto» e la Costituzione, «Paese sera», 11 mar. 1970, sul segreto di Stato;
- I segreti «dei militari», «Paese sera», 5 mar. 1970, sul segreto di Stato.
Contiene inoltre:
- la lettera, del 3 mar. 1970, scritta da Ruggero Zangrandi a D'Alessio, che unitamente a Nevol Querci e Oscar Mammì, aveva proposto la presentazione di una interrogazione parlamentare. Invia una relazione riguardante i fatti rilevanti su cui indagare;
- il testo dell'Ansa, dell'8 mar. 1970, che comunica la richiesta, degli avvocati «Paese sera», di remissione degli atti dell'indagine alla Corte costituzionale;
- le recensioni alla pubblicazione di Ruggero Zangrandi, Inchiesta sul Sifar, (Roma, Editori riuniti, 1970), 25 giu. - 1 set. 1970 (v. la serie XXVIII);
- il ritaglio stampa dell'articolo di «Paese sera», del 21 gen. 1972, che comunica il proscioglimento del giornale e dei giornalisti coinvolti nella vicenda.