Serie | 1990 - 2010Accademia nazionale delle scienze detta dei XLAccademia Nazionale delle Scienze detta dei XL
Gian Tommaso Scarascia Mugnozza
Fondo
Metadati
- Tipologia
- Fondo
- Data
- Data:
- 1951 - 2010
- Consistenza
- Consistenza (testo libero):
- fascc. 469
- Storia istituzionale/Biografia
- Nato a Roma il 27 maggio 1925 Gian Tommaso Scarascia Mugnozza si è laureato in Scienze agrarie presso l'Università di Bari nel 1946, è stato Professore di Genetica Agraria nelle Università di Bari (1969-1979) e di Viterbo (1980-2000), poi Professore Emerito della stessa disciplina dal 2001 all' Università della Tuscia.
Ha ricevuto la laurea honoris causa in Biodiversità e Biotecnologie dell'Università degli Studi di Napoli Federico II nel 2004.
E' stato autore, o coautore, di oltre 350 pubblicazioni. I suoi interessi scientifici si sono indirizzati nei campi della genetica e miglioramento genetico di piante agrarie (frumento duro, girasole, fava, tabacco, ed ortensi); nella mutagenesi applicata ai vegetali erbacei ed arborei; nello studio, salvaguardia e valorizzazione delle risorse genetiche vegetali e della biodiversità nell'area mediterranea, in Africa e Sud-America.
Gli studi e le ricerche di Scarascia Mugnozza sul frumento duro portarono alla costituzione nel 1969 delle prime varietà a taglia bassa (i mutanti radio indotti Castelporziano e Castelfusano) e nel 1974 alla varietà denominata Creso che, per la sua adattabilità, produttività e qualità di pastificazione ebbe immediata e larga diffusione, rappresentando negli anni '80 e '90 più della metà della produzione nazionale di grano duro ed ancora oggi il 10%.
La sua formazione porta Scarascia Mugnozza a promuovere presso il CNR la costituzione dell’Istituto del Germoplasma, che nasce nel 1979 ospitato i locali dell’Università di Bari, ed è la prima 'Banca di Geni' nel Mediterraneo ed in Europa, se si esclude quella istituita 50 anni prima da N.I. Vavilov nell’allora Leningrado.
Dal 1994 è in funzione il "G. T. Scarascia Mugnozza Community Genetic Resource Centre", presso la "M.S. Swaminathan Research Foundation", in Chennai (Madras), per lo studio e l'utilizzazione della biodiversità delle piante agrarie locali.
Numerosi gli incarichi ricoperti da Scarascia Mugnozza a livello nazionale ed internazionale: è stato direttore del primo Laboratorio CNEN (ora ENEA) (Centro della Casaccia) per le applicazioni dell'energia nucleare in agricoltura dal 1958 al 1969; Preside della Facoltà di Agraria dell'Università di Bari dal 1968 al 1971; Presidente del Comitato Nazionale di Consulenza per le Scienze agrarie presso il CNR dal 1978 al 1989; Presidente del Comitato italo-mozambicano dell'Università di Maputo dal 1981 al 1991; membro del Comitato Italiano FAO (presso il Ministero dell'Agricoltura) dal 1975 al 2005; membro del Technical Advisory Committee del Consultative Group on International Agricultural Research (CGIAR) dal 1988 al 1993 e del Board of Trustees del International Center for Agricultural Research in the Dry Areas (ICARDA), Presidente della CRUI - Conferenza dei Rettori delle Università Italiane - dal 1987 al 1994; Presidente di EUCARPIA - Società europea per il miglioramento genetico vegetale- dal 1995 al 1998; Rettore dell'Università della Tuscia di Viterbo, dal 1982 al 1999; membro del Comitato scientifico dell'Enciclopedia Italiana Treccani (1997-2009); Presidente dell'Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL dal 1989 al 2011; Presidente della Commissione scientifica per il monitoraggio della tenuta presidenziale di Castelporziano (1994-2011); Vice-presidente del Comitato scientifico di Milano Expo2015 (2007-2011).
Membro di Accademie e Società scientifiche in Italia e all'estero (Accademia Nazionale dei Lincei, Società Italiana di Genetica Agraria, Società Italiana di Ecologia, Accademia di Agricoltura, Accademia dei Georgofili, America Society of Agronomy, European Society of Plant Breeding, New York Academy of Sciences, European Academy of Sciences and Arts), Gian Tommaso Scarascia Mugnozza è stato insignito di prestigiosi riconoscimenti quali: Premio Santoro dell'Accademia dei Lincei (1966), Premio Villa San Giovanni (1976), Premio De Marchi (Firenze, 1981), Premio Cerere (Roma, 1981), Premio Agricoltura 2000 (Parma, 1986), Premio Barilla Alimentazione (Roma, 1987), Premio Invernizzi (Milano, 1995). Nel 1988 il Presidente della Repubblica gli ha conferito la Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e nel 1989 la Medaglia d'oro dei Benemeriti della Scienza e della Cultura.
- Storia archivistica
- L'archivio di Gian Tommaso Scarascia Mugnozza è costituito di due nuclei documentari: il primo composto dalle carte prodotte e custodite dall'Accademia dei XL; il secondo composto dalle carte prodotte dalle università di Bari e della Tuscia.
I fascicoli dei due nuclei contengono le stesse tipologie documentarie: corrispondenza, relazioni e documentazione tecnica (quest'ultima anche sotto forma di letteratura grigia), normative, verbali di sedute dei diversi organi di cui Scarascia Mugnozza faceva parte, testi di interventi a convegni, pubblicazioni.
Già dai titoli dei fascicoli (intestati a enti, commissioni e progetti italiani e internazionali), ma ancora di più dalle carte, è possibile evincere e ricostruire i rapporti di Scarascia Mugnozza con la classe dirigente delle istituzioni politiche del tempo, degli enti di ricerca e delle università. I carteggi, molto spesso accompagnati da documentazione tecnica, hanno carattere molto concreto, dal punto di vista sia organizzativo che scientifico. Già a una prima analisi delle carte si comprendono la dedizione, gli sforzi, la passione scientifica, la competenza costruita in anni di studio e di pratica di Scarascia Mugnozza per l'applicazione della scienza al miglioramento genetico delle specie agrarie destinate all'alimentazione.
Le carte del primo nucleo - Partizione 1: Accademia nazionale delle scienze detta dei XL, composta di 146 fascicoli privi di segnatura originale - coprono il ventennio 1990-2010 e riguardano le attività svolte da Scarascia Mugnozza in qualità di presidente dell'Accademia ma anche come membro di altri organismi ed enti (governativi e non). La prima serie raccoglie i fascicoli prodotti in qualità di presidente dell'Accademia, la seconda (più cospicua) quelli relativi alle attività svolte presso altre istituzioni, la terza è composta di suoi scritti. Poiché i fascicoli sono privi di segnature originali, a tutte e tre le serie che compongono la partizione è stato dato ordinamento in senso cronologico secondo l'estremo remoto dei singoli fascicoli.
Le carte custodite della - Partizione 2: Università degli studi di Bari e Università della Tuscia, composta di 323 fascicoli riguardano le attività svolte all'interno dell'Università, quella di Bari prima (fino ai primi anni '80), quella della Tuscia poi (negli anni '80 e '90). I fascicoli - eccettuato un piccolo gruppo collocato in una serie a parte - sono stati disposti secondo le segnature originali, ma le carte (e due repertori che le corredano) rivelano la presenza di un altro sistema di segnatura precedente. La serie Fascicoli classificati è attualmente ripartita in 22 categorie intitolate a università, ministeri, istituti di ricerca, progetti specifici. La serie Fascicoli non classificati è composta da fascicoli senza segnatura ma molto simili per argomenti trattati e tipologie documentarie a quelli contenuti nella serie precedente.
- Strumenti di ricerca
- Inventario a cura di Nicola Pastina e Nicoletta Valente (Memoria srl), 2014.
- Numerazione
- Numero:
- 17
Relazioni
Soggetto produttoreScarascia Mugnozza, Gian Tommaso
Fondo di appartenenzaGian Tommaso Scarascia Mugnozza
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