Raccolta di carte sciolte e quaderni manoscritti contenenti le prime, appunti redatti in vista delle lezioni da tenere ed elenchi dei temi e delle di esercitazioni da assegnare agli alunni nel corso dell'anno scolastico e in vista degli esami, i secondi gli elaborati svolti dai studenti e sottoposti quindi alle correzioni dell'insegnante. La documentazione ricopre l'arco temporale che va dal 1889 al 1901. La carriera di docente ebbe inizio nel 1888 quando, ancora liceale, fu per la prima volta incaricato di insegnare letteratura italiana e storia alle classi del ginnasio inferiore presso il Seminario di Caltagirone. Nel corso degli anni diventò professore di italiano, di latino e greco, di storia e filosofia nelle classi del ginnasio superiore e per ultimo di economia politica e sociale presso la Scuola di perfezionamento.
L'esperienza di 11 anni nella scuola supporta la primaria aspirazione di Sturzo a diventare insegnante di letteratura e poetica, come si evince dalla lettura di una lettera al fratello Mario, considerato nel corso degli anni suo primo consigliere e direttore spiritualema e fu soprattutto vissuta come mezzo per rompere l'isolamento in cui per anni il clero siciliano era stato tenuto prigioniero e come spinta di rinnovamento nel portare all'interno dei seminari la consapevolezza delle condizioni materiali e dei bisogni della gente come più volte si trova scritto nei suoi articoli e ripetuto nei discorsi e conferenze tenute.