Lazio'900
Congresso nazionale
Serie

Metadati

Tipologia
Serie
Data
Data:
20/4/1946 - 23/6/1990
Consistenza
Consistenza (testo libero):
34 scatole per un totale di 18 fascicoli.
Storia istituzionale/Biografia
Organo del partito della Democrazia cristiana, al Congresso nazionale si riferiscono gli artt. dal 62 al 65 del Titolo V, capo I dello Statuto del 1947 (Titolo VI, Capo I, att. 66-69 dello Statuto del 1958; Titolo VI, Capo I, artt. 82-85 dello Statuto del 1976), che lo definiscono come il massimo organo deliberativo del partito. Esso fissa gli orientamenti generali del partito ed elegge il Consiglio nazionale (vd. Titolo V, Capo I, art. 66 dello Statuto della Dc del 1947). A partire dal XIII Congresso fu demandato al Congresso nazionale anche il compito di eleggere il segretario politico del partito, precedentemente di competenza del Consiglio nazionale (l'art. 82 del titolo VI del capo I dello statuto del 1976 dice che 'Il Congresso nazionale delibera gli indirizzi generali della politica del Partito ed elegge il segretario politico ed il Consiglio nazionale').Il Congresso nazionale veniva convocato almeno una volta ogni due anni dal Consiglio nazionale, che ne stabiliva data, luogo ed ordine del giorno (vd. Statuto del 1976 Titolo VI, Capo 1, art. 83). Lo Statuto del partito fissava soltanto le regole generali, demandando di volta in volta la definizione delle procedure congressuali ad un apposito Regolamento, sempre differente. Dall'analisi della documentazione della presente serie risulta che il Consiglio Nazionale affidava l'organizzazione del Congresso, ivi comprese l'accettazione delle candidature e delle liste, le mozioni e gli ordini del giorno, la verifica dei poteri, ad un'apposita segreteria (Segreteria del Congresso) presieduta dal Presidente del Congresso, nonché ad alcune Commissioni. A conclusione del Congresso le commissioni, avendo esaurito i compiti loro affidati, si scioglievano, e le carte relative al disbrigo delle loro funzioni passavano alla Segreteria Organizzativa o al Consiglio Nazionale (nel caso in cui i lavori del Congresso si fossero chiusi con mozioni o voti). In base allo Statuto del 1947, Titolo V, Capo I, art. 64, il Congresso doveva essere convocato una volta l'anno sebbene già in quello del 1958 (art. 67 del Titolo VI, Capo I) veniva fissata la cadenza biennale. Infatti, dopo i primi due Congressi, tenutisi rispettivamente nel 1946 e nel 1947, i successivi si tennero ad intervalli di due anni e, in alcuni casi (IV, VII, VIII, X, XI, XIII, XIV, XVIII Congresso) l'intervallo risulta ancora più ampio.
Storia archivistica
La serie dei Congressi nazionali comprende 34 buste, per un totale di 93 fascicoli di documentazione riguardante appunto i Congressi nazionali della Dc dal I al XVIII ad esclusione del XIV. La documentazione è diversa e assai disomogenea nella tipologia, nella quantità e, verosimilmente, anche nella provenienza. I Congressi per i quali si dispone di una maggiore consistenza di materiale sono il XVIII (8 buste) ed il VII (5 buste), tutti gli altri sono rappresentati da non più di 1 o 2 buste ciascuno. In particolare, il Congresso per il quale si dispone della più esigua quantità di materiale è il X Congresso (Milano, 23/26 novembre 1967). La tipologia della documentazione varia a seconda degli anni dei Congressi. In particolare i primi tre Congressi sono costituiti da fascicoli di verbali, ordini del giorno, mozioni, elenchi, qualche ritaglio di giornale e qualche opuscolo. Con il IV Congresso cominciano a comparire i resoconti stenografici che si trovano poi anche nei fascicoli relativi al VI, VII, XI, XII, XVI e XVIII Congresso. A partire dal IX Congresso si assiste ad un considerevole aumento del materiale a stampa (ritagli, articoli, fotocopie ecc.) che, nel caso del XII XIII XV, XVII Congresso, va quasi completamente a sostituire altri tipi di materiale. Per quanto riguarda, invece, la documentazione del XVI e XVIII Congresso, il materiale a stampa costituisce la metà della documentazione presente, mentre l'altra metà è rappresentata dalle trascrizioni degli interventi dei relatori. Dal X Congresso risultano poi del tutto assenti corrispondenza, verbali, elenchi ecc. È difficile giustificare una siffatta differenziazione tipologica all'interno della serie e soprattutto la scomparsa improvvisa di alcune tipologie a partire da un certo periodo in poi.E' presumibile che la presente serie sia stata composta accostando gli archivi di due o forse più uffici diversi. In particolare si può pensare al versamento di materiale proveniente dall'Ufficio SPES (Ufficio Studi, Propaganda e Stampa), che aveva il compito di pubblicare e raccogliere materiale per la propaganda del partito e si occupava altresì della redazione delle rassegne stampa e della pubblicazione degli atti dei Congressi. E' quindi possibile che da tale ufficio provengano, ad esempio, le trascrizioni e i resoconti sommari degli interventi, così come i ritagli e le copie di quotidiani e periodici, nonché le fotocopie degli articoli che rappresentano gran parte della documentazione, frequentissima soprattutto a partire dal 1964 (IX Congresso). Altro materiale potrebbe essere stato versato dalla Segreteria Organizzativa tra le cui carte è verosimile che confluisse la documentazione prodotta dalla Presidenza del Congresso e dalle varie Commissioni una volta terminato il Congresso. In particolare, il materiale delle Commissioni era costituito da verbali convocazioni, elenchi, corrispondenza, materiale organizzativo; quello della Segreteria del Congresso, presieduta come si è detto dalla Presidenza dello stesso, era composto per lo più da corrispondenza pre e post congressuale e da materiale statistico, come elenchi e riepilogo dei voti.Quanto alla scomparsa di alcune tipologie documentarie, è presumibile che, a partire dal X Congresso, il materiale della Segreteria del Congresso non sia stato più fuso con quello della Spes, forse a causa di un cambiamento di sede; è quindi possibile che, per motivi logistici, le carte relative all'organizzazione del Congresso siano state fatte confluire in altro ufficio. Non è facile spiegare la presenza di pochissime carte per il X Congresso (Milano, 23-26 novembre 1967), né la si può giustificare con il semplice fatto che la documentazione possa essere stata trattenuta a Milano, sede di quel Congresso. E' utile segnalare anche la presenza di due fascicoli (CC24 e C025), di cui rimangono solo le copertine, laddove il contenuto deve essere stato presumibilmente trasferito altrove. Quanto all'assenza completa di materiale relativo al XIV Congresso (Roma, 15-l 9 febbraio 1980), essa sembra assolutamente inspiegabile, se non, anche in questo caso, con il trasferimento in altra sede del materiale prodotto.Per quanto riguarda l'ordinamento, va detto che al momento del deposito presso l'Istituto Sturzo la serie dei Congressi nazionali risultava in parte ordinata per cui non è stato ritenuto necessario ed opportuno sovrapporre un ulteriore intervento di ordinamento. In assenza di indicazioni precise sui criteri adottati in precedenza, si è abbandonata anche l'idea di separare le carte provenienti dalla Spes e dalla Segreteria del Congresso che sono state quindi lasciate a testimonianza dell'originaria sistemazione conferita alla serie in oggetto. Ove possibile, si è cercato di dare maggiore organicità alla documentazione, soprattutto con la divisione dei fascicoli e dei sottofascicoli e grazie a limitati spostamenti, di volta in volta registrati nell'inventario. Si è inoltre provveduto a condizionare i fascicoli e le buste che versavano in cattive condizioni.Si è provveduto, inoltre, ad effettuare un'approfondita e dettagliata schedatura delle unità archivistiche che, al momento del versamento, risultava ancora molto sommaria e limitata al semplice livello di busta. In particolare, laddove presenti i discorsi, le copie stenografiche o le trascrizioni delle relazioni, sono stati inseriti e redatti gli elenchi dei nomi degli oratori intervenuti ai Congressi.Il materiale a stampa, predominante in questa serie, è stato trattato come parte integrante della documentazione, così come impostato sin dall'origine.Infine, nella definizione dei criteri da adottare per la redazione dell'inventario si è cercato di combinare le esigenze scientifiche della redazione di uno strumento archivistico per sua natura e definizione sommario e sintetico, con le esigenze dell'Istituto Sturzo, interessato ad una descrizione più analitica ed utilizzabile anche per l'informatizzazione dei dati con il programma "Archivi del Novecento", di cui l'Istituto si avvale essendone uno dei promotori. L'inventario è completato da un sommario e dall'indice dei nomi di persona e dei luoghi.
Criteri di ordinamento
Fascicoli ordinati cronologicamente.
Numerazione
Numero:
2

Relazioni

Soggetto produttoreDemocrazia cristiana
Fondo di appartenenzaDemocrazia cristiana
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