Lettere di Arturo Lucchetti. Da Barcellona, 1936 ottobre 9 con la quale comunica che stanno entrando nella Colonna in formazione che porta il nome di Fernando De Rosa, parecchi compagni già reduci dal fronte. Gorkin sarà a Parigi a fine mese per partecipare come delegato a un comizio. Informa sulle condizioni di salute della sua compagna. Chiede di poter testimoniare tramite l'Avanti. Invia suoi ringraziamenti al prof. Comill e assistenti. Marsiglia, 1936 dicembre 25 con la quale chiede di controllare se nell'elenco dei morti o feriti della Brigata Internazionale, appare il nome di Umberto Salvatori. Si lamenta per la severità dei francesi ai controlli di frontiera verso i combattenti anche feriti che ritornano e che sono costretti ad attraversare la montagna. Chiede intervento di Nenni per addolcire la severità delle autorità; Barcellona, 1937 febbraio 12 cominica che Salvatori Umberto che Nenni aveva indicato come scomparso, è ancora in vita e combattente a Madrid come choffeur. La compagna ha fatto delle transizioni e vendite a nome del Salvatori, ritenuto morto. Chiede a Nenni di concedergli qualche giorno di licenza per regolare uanto fatto dalla compagna. Amedeo lo ha incaricato di ricostituire la sezione di Barcellona e resto arriverà con un carico di merce per Barcellona e Alicante; Nimes, 1938 agosto 7 racconta che ha incontrato il compagno Fugazza, espulso dal partito e adirato per la pubblicazione sull'Avanti . Espulsione irregolare perchè avvenuta senza interrogatorio e senza regolare commissione di inchiesta. Secondo lui non si puo' condannare un uomo senza il diritto alla difesa. Spiega della necessità di persone oneste come Amedeo e Faraboli a Barcellona e non come Masetti che ha commesso "porcherie"; Perpignan, 1939 febbrio 12 con la quale informa che pervengono notizie allarmanti dai campi di concentrazione, solo l'Angeloni è partita per Montpellier. Le notizie portate da Pacciardi sono superate, nei campi si muore. A St. Cyprien in 25.000 "ammonticchiati" dormono per terra, ad Argeles stesa situazione. Chiede che Nenni provveda a confortare i compagni per non farli sentire abbandonati. Solo Jules Moch ha tentao di rassicurarlo; Perpignan, 1939 febbraio 14 comunica che con l'arrivo dei francesi, la situazione nei campi è migliorata. Alla sede della Federazione giungono i compagni che si lamentano e chedono aiuto. Per potersi muovere meglio chiede un biglietto di raccomandazione a Nenni da consegnare ai compagni francesi, in modo da potersi muovere con loro. Una visita di Nenni sarebbe di conforto per tutti i compagni.