Catasti
Serie
Metadati
- Tipologia
- Serie
- Data
- Data:
- 1575 - 1776
- Consistenza
- Consistenza (testo libero):
- 5 unità archivistiche.
- Contenuto
- Il primo registro della serie, avviato nel 1575 è compilato dal camerlengo della confraternita al fine di costituire la "memoria delle entrate": negli statuti del 1563 non vi sono norme esplicite finalizzate alla registrazione dei beni patrimoniali; esiste comunque la disposizione generale "che le cose stabili di detta Compagnia non si debbiano alienare senza il decreto della congregatione generale et senza il consenso anchora di quelle persone che con loro suffragio et aiuto di dette cose stabili fusse accresciuta et aiutata la detta Compagnia vivendo" (cfr. Stat. 1563, al paragrafo "De non alienare le cose stabili"). Dati i compiti di registrazione delle entrate e delle uscite affidati al camerlengo (cfr. oltre) è naturale che la scrittura di quanto stabilmente afferiva al patrimonio fosse affidata al medesimo camerlengo. L'intitolazione "Catastro", che si trova su un'etichetta applicata sul frontespizio del primo registro della serie, è comunque successiva: fu apposta presumibilmente nel 1669, quando furono redatti i registri nn. 7 e 8, sui quali appare analoga etichetta compilata con la medesima scrittura del registro n.6.
I due registri datati 1669 - sostanzialmente uguali, anche se il secondo si configura quale "bella copia" del primo - sono rispettivamente descritti nelle prime carte quali "Registro delle patenti, de luoghi di monti et altri stabili et effetti spettanti all' venerabile ospedale de poveri pazzi di Roma" e "Registro delle patenti, de luoghi di monti et inventario delli altri effetti spettanti all' venerabile ospedale di Santa Maria della Pietà de poveri pazzi di Roma".
Nemmeno le regole barberiniane del 1635 fanno cenno alla tenuta dei registri catastali, ma è presumibile che tale compito dovesse spettare al maestro di casa sottoposto alla vigilanza dei due "gentiluomini" preposti rispettivamente alla "cura e sopraintendenza delle fabriche e delle case" e ai "conti, pagamenti dÈ censi, esattioni, investimenti da farsi e simili" (cfr. Reg. 1635, cap. II "Delle cure particolari de Deputati e del Mensario").
L'ultimo registro della serie risale al 1750, e dunque alla fase della dipendenza istituzionale dell'ospedale dal Santo Spirito. Dato però che la dipendenza non riguardava il patrimonio, dové essere importante disporre di uno strumento atto ad individuare lo stato generale dei capitali dell'ospedale: il catasto fu infatti compilato sulla base di quanto "ricavato da libri mastri, istromenti ed altre scritture esistenti si nell'archivio che Computisteria di detto ospedale... dimostrando in essi il loro capitale e provenienza de medesimi, come anche il suo annuo fruttato" (cfr. reg. 10, c. 1).
- Numerazione
- Numero:
- 2
- Reference code
- IT-MLM.SMP.0000.0002
Relazioni
Soggetto produttoreOspedale psichiatrico Santa Maria della Pietà, Roma
Soggetto conservatoreMuseo Laboratorio della Mente - ASL Roma1
Fondo di appartenenzaOspedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma
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