Il 30/11/1966 sul quotidiano «Avanti!» viene pubblicato un articolo dal titolo Gli Enti superflui. Migliaia, inutili e duri a morire nel quale veniva data notizia dello scioglimento, annunciato dal ministro Scalfaro, di un ente pubblico. L'articolo proseguiva dunque con una lista di enti ritenuti inutili e per i quali vi era da parte del Governo decisione favorevole alla soppressione. All'interno della lista veniva incluso anche l'Istituto per l'Oriente. Già nel marzo del 1965 il quotidiano «Paese Sera» aveva pubblicato un articolo dal titolo Enti che divorano il pubblico denaro nel quale veniva denunciata la creazione di enti culturali il cui unico fine fosse quello di 'sistemare qualche persona...'. Tra questi enti veniva citato, oltre al Centro per le relazioni italo-arabe, anche l'Istituto per l'Oriente. Nel fascicolo è raccolta la documentazione relativa a tale paventata soppressione. La corrispondenza comprende, oltre alle lettere inviate dal presidente dell'Istituto ai due quotidiani citati in risposta agli articoli pubblicati e quelle inviate ai consoci per informarli della situazione, una lettere inviata a Fanfani in qualità di ministro degli affari esteri e una lettera inviata al ministro del tesoro Emilio Colombo, ritenuto responsabile della proposta di soppressione, nella quale si ribadisce l'intensa attività scientifica dell'ente. Si conserva in fotocopia la lettera con la quale il presidente del Consiglio rassicurava il presidente dell'Istituto circa la falsità della notizia e l'originale della lettera inviata dal ministro Colombo volta a smentire quanto pubblicato dai giornali, oltre a diversi articoli di quotidiani e periodici, documentazione volta a testimoniare l'attività dell'Istituto, il testo dell'interrogazione presentata dall'on. Vedovato alla Camera dei deputati, un estratto della legge n. 1404/1956 che prevedeva la soppressione o la liquidazione di quegli enti di diritto pubblico interessanti la finanza statale i cui scopi fossero cessati o non più perseguibili.