Rapporti con i ministeri degli esteri e dei beni e delle attività culturali relativi a finanziamenti ordinari e straordinari e a iniziative culturali, con studiosi riguardanti progetti di ricerca, pubblicazioni, collaborazioni diverse, inviti a convegni, con ambasciate e istituti di cultura per presentare e diffondere le attività dell'Istituto e per chiedere un sostegno, anche finanziario. Una parte della corrispondenza con il Ministero degli esteri è in un incarto dedicato ai rapporti con l'ambasciatore Romano, direttore generale per la cooperazione culturale, scientifica e tecnica del ministero e tratta richieste di finanziamento soprattutto per l'organizzazione di convegni  e la pubblicazione dei relativi atti (1980-1982).
Scambio di note con Sabatino Moscati, che lascia la carica di vice presidente, lettere di Andreina Francisi, di dimissioni, e Bianca Maria Alfieri, di non accettazione, relative alla carica di tesoriere, scambio di lettere con R. Rubinacci, che non accetta la carica di direttore scientifico (gen. 1982) alla luce del passaggio da due a tre dei posti assegnati nel Consiglio di amministrazione a studiosi dell'oriente antico, scambio di note con Gianroberto Scarcia in occasione della sua elezione a consigliere e direttore scientifico (ott. 1982) e nel momento in cui lascia la carica.
Tra le persone interpellate per chiedere di appoggiare le richieste dell'Istituto di un aumento dei contributi ministeriali G. Andreotti, contattato ufficialmente tramite padre Luigi Cagni. 
Telegrammi di condoglianze e di auguri. Comunicazioni relative a cariche sociali, lettere per sollecitare presso alcuni soci il pagamento delle quote sociali, una richiesta di scambio tra riviste proveniente dal «Journal of Oman Studies».
Un incarto contiene le lettere di dimissioni di alcuni redattori di «Oriente Moderno» (1982); nella lettera con cui Roberto Rubinacci rassegna le dimissioni motiva la decisione con il prevalere degli "antichisti" sugli "islamisti" nelle elezioni per il Consiglio di amministrazione dell'IPO avvenute nell'Assemblea straordinaria del 16 gen. 1982. Un secondo incarto riguardante la gestione del periodico contiene lettere indirizzate al direttore di «Oriente Moderno» Rubinacci e per conoscenza al presidente Santa Maria (giu. 1983) e testimonia una seconda crisi: la vicenda riguarda pubblicazioni non autorizzate, e in genere le modalità di gestione del periodico.
Un altro incarto (1980-1982) riguarda la polemica seguita alla pubblicazione su «Oriens Antiquus» di un articolo del direttore Pettinato. Il presidente dell'Istituto è in copia in alcune delle lettere indirizzate a Pettinato. La questione prosegue negli anni fino a riguardare la Missione a Ebla dell'Università di Roma nel suo complesso, e a investire anche l'istituto.