Trattasi di un nucleo di carte appartenenti a Silvia Calamandrei nipote di Piero Calamandrei e da questa consegnate in deposito alla Fondazione Centro di iniziativa giuridica Piero Calamandrei. Le carte, sono state condizionate inizialmente dalla Fondazione in tre faldoni aventi un numero di corda costituito da lettere alfabetiche. All’interno del faldone indicato con la sigla A+B è stato ritrovato un documento redatto da Silvia Calamandrei contenente la presentazione di alcuni fascicoli. Tale documento dava notizia dell’esistenza di una “cartellina” contenente dieci unità archivistiche ritrovate all’interno dei tre faldoni non condizionate da nessuna “cartellina”. Di tale unità si da la notizia che essa fu “depositata presso Paolo Barile da Ada Calamandrei e da lui riconsegnata a Silvia Calamandrei, contenente materiali relativi alle relazioni con l’estero di Calamandrei”. La documentazione posta in origine in questa “cartellina” è stata inizialmente censita da Silvia Calamandrei che ha fornito alla Fondazione una sommaria descrizione delle unità archivistiche presenti, ed ha fatto corrispondere tali informazioni sulle camicie originali per mezzo di descrizioni manoscritte. Non è stata trovata traccia di questa cartellina all’interno dei faldoni e il contenuto di essa, benché riscontrato in sede di censimento, non si presenta più così condizionato.
Il restante nucleo della documentazione già in possesso di Silvia Calamandrei è stato ceduto come detto alla Fondazione (maggiori informazioni circa la storia di queste ulteriori carte verrà fornita dopo attento colloqui con Silvia Calamandrei). Tutta la documentazione del fondo era condizionata in buste in numero di 2, fascicoli in numero di 17 e sottofascicoli in numero di 6 per un totale di 25 unità di conservazione.
Le camicie tutte originali sono state sostituite per il loro non buono stato di conservazione e attualmente custodite dalla Fondazione Centro di iniziativa giuridica Piero Calamandrei separatamente dalle unità documentarie. In alcune di esse è presente un titolo manoscritto dato dallo stesso Piero Calamandrei. Parte delle carte all'interno delle camicie non si trovano in un buono stato di conservazione (rotture fisiche della carta, utilizzo di chiodi metallici corrosi). 

Il fondo non raccoglie l'intera documentazione prodotta da Piero Calamandrei ma solo una parte di essa benché estesa sia il periodo temporale ricoperto dalle unita archivistiche. In sostanza essa appare relativa a determinati aspetti della vita di Piero Calamandrei ed è particolarmente esaustiva per ciò che concerne gli studi giuridici dello stesso e le sue relazioni con giuristi dell'America Latina (in particolare il Messico), e con istituzioni universitarie italiane (Università degli studi di Firenze) ma anche dell'America Latina. Nel fondo troviamo lettere (autografe, dattiloscritte, manoscritte); alcune minute di lettere; cartoline postali manoscritte; telegrammi, biglietti di invito e di partecipazioni a studi e convegni in particolar modo relativi a seminari tenuti a Città del Messico e a Firenze; appunti manoscritti di varia natura e resoconti di viaggio, in particolare inerenti il soggiorno in Messico del 1952 (rapporti dettagliati di incontri e iniziative culturali e alcuni manoscritti con dati relativi alla storia locale messicana); bozze di studio dattiloscritte e manoscritte per lezioni tenute in Messico durante il soggiorno del 1952 o bozze preparatorie per pubblicazioni estere e interviste; copie dattiloscritte di suoi articoli tradotti in lingua inglese; bozze di articoli redatti in ricordo di colleghi giuristi; testi a stampa o dattiloscritti di colleghi italiani ed esteri estratti da monografie; dattiloscritti relativi a riunioni della Suprema corte del Messico nell'anno 1952; cartoline, fotografie e documentazione di viaggio (biglietti aerei, prenotazioni, biglietti di alberghi); ritagli di periodici messicani e italiani, alcuni esemplari di periodici pubblicati dall'Università di Città del Messico. La documentazione riguarda sostanzialmente i rapporti tenuti da Piero Calamandrei negli anni dal 1923 al 1956 in qualità di giurista con studiosi stranieri e italiani ed in particolar modo è relativa agli studi condotti sul diritto processuale civile e al riscontro ottenuto da alcuni suoi scritti in alcuni paesi dell'America Latina (Messico, Argentina, Uruguay). Parte cospicua dalla documentazione si lega al soggiorno in Messico di Piero Calamandrei, agli incontri avuti con giuristi messicani, alla partecipazioni a convegni, seminari e interi cicli di lezioni.

P. Calamandrei, Scritti e inediti celliniani, a cura di C. Cordié, Firenze, La Nuova Italia, 1971; Opere giuridiche di Piero Calamandrei, 10 volumi a cura di M. Cappelletti, Napoli, Morano, 1965-1985; Mondolfo, M. Cappelletti, Bibliografia degli scritti di Piero Calamandrei, Napoli, Morano, 1985; R. Gambacciani Lucchesi, Piero Calamandrei, i due volti del federalismo, Firenze, Edizioni Polistampa, 2004; Il Ponte di Piero Calamandrei 1945-1956, a cura di M. Rossi, Siena, fondazione Monte dei Paschi di Siena, 2005, 2 voll.; P. Calamandrei, Zona di guerra, lettere, scritti e discorsi (1915-1924), a cura di S. Calamandrei e A. Cesellato, Roma-Bari, Laterza, 2006; Piero Calamandrei e la costruzione dello Stato democratico, 1944-1948, a cura di S. Merlini. Roma-Bari, Laterza, 2007; F. Cipriani, Piero Calamandrei e la procedura civile, miti, leggende, interpretazioni, documenti, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2007.