Filippo Beltrame Quattrocchi (per gli scout “Aquila azzurra”) nasce a Roma il 15 ottobre 1906, primogenito dei quattro figli di Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi. Nel 1916 entra nello scautismo, percorre tutte le tappe educative da lupetto a capo, maturando all’età di 15 anni la vocazione sacerdotale. Il 21 dicembre 1930 viene consacrato sacerdote. Dopo lo scioglimento del movimento scout voluto nel 1927 dal fascismo, Don Tar, come veniva familiarmente chiamato, operò all’interno dell’Azione cattolica fino al 1941. Nel 1945 fu tra i primi ad impegnarsi nella rinascita dello scautismo cattolico a Roma e quindi, rientrato a Parma, insieme al fratello don Paolino, fonda il Riparto ASCI Parma V (1945) e il Riparto AGI Parma II (1946). Collabora in seguito alla fondazione del Gruppo AGESCI Parma 8 e della Comunità dei Foulard Bianchi. In veste di sacerdote Foulard Bianco partecipa ai pellegrinaggi dell’UNITALSI al santuario di Lourdes, dove presta servizio agli ammalati. A partire dal 1995 viene chiamato nella redazione della rivista «Avventura», curando la rubrica “Lettere all’assistente”. Muore il 20 febbraio 2003 all’età di 96 anni.

Il fondo conserva la corrispondenza in originale e in copia, i documenti relativi al Gruppo ASCI Parma V, la rassegna stampa su don Tar e sulla beatificazione dei coniugi Quattrocchi.
Insieme alla carte di don Tar è conservata anche la documentazione relativa all’Associazione “Amici di don Tar”, costituita il 18 maggio 2003, in particolare lo statuto e la corrispondenza dell’associazione, la corrispondenza di Luigi Vignoli, membro del Consiglio direttivo dell’associazione, e il materiale usato per la pubblicazione in memoria di don Tar In volo con Aquila azzurra.