La lettera riguarda la polemica che vede contrapporsi Ruggero Zangrandi ed Emilio Frattarelli, rispettivamente direttore dell'Ufficio romano di corrispondenza e redattore parlamentare de «La Gazzetta di Livorno», ad Enrico Mattei e Riccardo Luna, rispettivamente direttore dell'Ufficio romano della «Gazzetta del popolo», capo dell'Ufficio stampa della Democrazia cristiana. Si riferisce ad un articolo pubblicato da Emilio Frattarelli nel giu. 1951, nel quale è riportato un diverbio accaduto in Parlamento tra Enrico Mattei e Riccardo Luna (in proposito v. un. n. 85). La polemica, che vede la pubblicazione di numerosi articoli sulle colonne de «Il Tirreno» e de «La Gazzetta di Livorno», sfocia in una querela di Ruggero Zangrandi ed Emilio Frattarelli a Enrico Mattei. Nella vicenda è coinvolto anche il Sindacato della stampa parlamentare, che, anche con il concorso dei rappresentanti del Pci, emette un parere negativo sul comportamento di Emilio Frattarelli. Sottolineando l'importanza della vicenda, che ritiene sia stata sottovalutata dal Partito, Ruggero Zangrandi chiede che il Sindacato della stampa parlamentare ritiri la "deplorazione" inflitta a Frattarelli e che il Partito non ignori la vicenda. In caso contrario, per quanto non sia parte in causa, Ruggero Zangrandi si dichiara disposto a rinunciare a tutti gli incarichi giornalistici affidatigli dal Partito. La vicenda fornirà a Ruggero Zangrandi lo spunto per l'inchiesta sul giornalismo indipendente (v. un. n. 85).