Lazio'900

Licata, Giovanni Battista

Botanico, Esploratore, Giornalista | Napoli 1856 - Gildessa (Harar) 1886
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Metadati

Tipologia
Persona
Intestazione di autorità
Intestazione:
Licata, Giovanni, botanico, esploratore, giornalista (Napoli 1856 - Gildessa 1886)
Tipo:
anagrafica
Intestazione:
Licata, Giovanni Battista, botanico, esploratore, giornalista (Napoli 1856 - Gildessa 1886)
Tipo:
nome assunto
Intestazione:
Licata, Giovan Battista, botanico, esploratore, giornalista (Napoli 1856 - Gildessa 1886)
Tipo:
nome assunto
Date di esistenza
Luogo di nascita:
Napoli
Data di nascita:
1856
Luogo di morte:
Gildessa (Harar)
Data di morte:
1886
Attività/mestiere/professione
Qualifica:
Botanico
Qualifica:
Esploratore
Qualifica:
Giornalista
Nazionalità
italiana
Biografia / Storia

Giovanni Licata, detto Giovanni o Giovan Battista (Napoli, 23 giugno 1856 - Gildessa, Harar, 1886) fu botanico, esploratore e giornalista. Conclusi gli studi liceali, conseguì la laurea in scienze naturali nell’Università di Napoli e successivamente insegnò scienze nelle scuole secondarie dell’Istituto suor Orsola Benincasa. Strinse amicizia con l’antropologo Paolo Mantegazza, la cui influenza appare evidente nel suo lavoro pubblicato nel 1879 a Napoli, La fisiologia dell’istinto. Ben presto i suoi interessi si concentrarono sulle potenzialità dell’espansione commerciale italiana in Africa. In merito a tale argomento intervenne con articoli sul giornale napoletano «Corriere del mattino», di cui divenne redattore, e su riviste specializzate come il «Bollettino della Società africana d’Italia», che diresse fino al 1882, e l’«Esplorazione», da lui stesso fondata e pubblicata dal gennaio all’aprile 1883. Nel 1885 la Società commerciale colonizzatrice per Assab promosse una spedizione diretta in quell’area: il Licata ne faceva parte con l’incarico di compiere studi sulla geologia, la climatologia, la flora e la fauna. Partita da Catania il 27 febbraio 1885, la missione fece tappa a Porto Said, toccò Gedda e el-Ḥodeida, quindi, attraversato lo stretto di Bab el-Mandeb e superata Aden, raggiunse Assab, il 28 aprile. Al ritorno, il Licata scrisse una relazione completa del viaggio illustrandone tutti gli aspetti, economici, geografici, climatici e naturalistici, che costituirono un volume dal titolo Assab e i Danachili. Viaggi e studi, Milano 1885, con prefazione dell’amico Mantegazza. Le collezioni naturalistiche raccolte dal Licata furono da lui inviate al nascente Museo della Società africana d’Italia, e rappresentarono la prima raccolta del genere fatta con intenti scientifici. In particolare le piante, inviate all’istituto botanico dell’Università di Napoli per essere definite e classificate, furono studiate dopo alcuni anni da Francesco Balsamo in un breve lavoro: Elenco delle piante… raccolte in Africa da G.B. Licata nel 1886, in «Bollettino della Società africana d’Italia», X (1891), pp. 158-163.

Affascinato dagli esempi di alcuni esploratori italiani come Giuseppe Maria Giulietti e Gustavo Bianchi (che avevano perso la vita rispettivamente nel 1881 e nel 1884, nel corso di avventurose spedizioni), il Licata si unì, in qualità di rappresentante del Club africano di Napoli, alla spedizione in Africa orientale organizzata dal conte Gian Pietro Porro, presidente della Società milanese d’esplorazione geografica e commerciale per l’Harar, che il 2 gennaio 1886 partì da Napoli diretta ad Aden. Il 26 aprile giunse in Italia un messaggio telegrafico del console italiano ad Aden, che trasmetteva la notizia, portata da una barca indigena proveniente da Zeila, che il sultano dell’Harar aveva fatto uccidere tutti gli europei lì presenti e tutti i componenti della spedizione Porro. Soltanto dopo un anno i resti dei membri della missione furono riportati in Italia, per cura del marchese Gaetano Benzoni e del giornalista Giulio Del Valle de Paz, poi inumati nel Cimitero monumentale di Milano dove, il 18 luglio di quello stesso anno, nel ridotto del teatro alla Scala, ebbe luogo una solenne commemorazione del viaggio esplorativo affidata ad Attilio Brunialti.

Archivi
Fondo Giovanni Battista Licata, in deposito permanente presso l'Archivio storico della Società Geografica Italiana.
Bibliografia
  • G. B. Licata, Sei mesi ad Assab, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», IX (1884), pp. 284-301; pp. 347-358
  • G. B. Licata, Assab e i Danachili: viaggi e studi, Milano, F.lli Treves, 1885
  • E. Rastrelli, Da G. B. Licata a Vittorio Bottego, Napoli, Stab. tip. G. Golia, 1908
  • M. Allippi Cappelletti, Giovanni Battista Licata, in «Dizionario Biografico degli Italiani», vol. 65 (2005), disponibile al link: https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-battista-licata_(Dizionario-Biografico)/
  • F. Ricciardi, Giovan Battista Licata, in «Geostorie», anno XVI, n. 1, 2008, pp. 28-60, disponibile in pdf al link https://www.cisge.it/ojs/index.php/geostorie/article/view/95

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