Lazio'900

Mori, Assunto

Geografo | Giuncarico (Gavorrano) 26/01/1872 - Roma 28/03/1956

Metadati

Tipologia
Persona
Intestazione di autorità
Intestazione:
Mori, Assunto, geografo (Giuncarico 1872 - Roma 1956)
Date di esistenza
Luogo di nascita:
Giuncarico (Gavorrano)
Data di nascita:
26/01/1872
Luogo di morte:
Roma
Data di morte:
28/03/1956
Attività/mestiere/professione
Qualifica:
Geografo
Nazionalità
italiana
Biografia / Storia
Geografo italiano. Dopo aver frequentato il liceo a Firenze e Prato, nel 1891 vinse una borsa di studio presso l'Istituto di studi superiori di Firenze, si iscrisse alla Facoltà di lettere avviandosi agli studi geografici sotto la guida di Giovanni Marinelli. Laureatosi nel 1895 con una tesi su Marziano Capella, vinse il concorso per cattedre di materie letterarie nei ginnasi e iniziò l'anno successivo ad insegnare geografia presso il ginnasio Parini di Milano e in seguito al ginnasio Galvani di Bologna.
Nel 1899 fondò nel capoluogo emiliano una piccola rivista di divulgazione geografica, intitolata In giro pel mondo, con l'intendo «di suscitare anche in Italia quello spirito geografico, che è una delle caratteristiche dei popoli moderni più civili», come scrisse egli stesso nella presentazione del periodico. Alla rivista, attiva per due anni e mezzo, collaborarono vari geografi, tra cui Giovanni Marinelli, Filippo Porena e Giuseppe Ricchieri; il progetto editoriale fu interrotto per ragioni finanziarie.
Nel 1903 Mori passò a insegnare nell'Istituto nautico di Chioggia, poi all'Istituto tecnico di Como, dove rimase fino al 1912, anno in cui fu trasferito all'Istituto tecnico di Milano e poi in quello di Roma (1913). Fu a Como ch'egli iniziò la compilazione di una numerosa serie di testi di geografia che, per la chiarezza e l'organicità dell'esposizione, furono subito largamente accolti nelle scuole secondarie di tutta Italia. Contemporaneamente iniziò la redazione di un nuovo atlante scolastico.
Nel novembre 1917, in seguito alla morte di Tito Badia, Mori fu comandato per l'insegnamento della geografia nell'Istituto superiore di magistero femminile di Roma. Nel 1923 egli divenne titolare della cattedra di geografia del Magistero dell'Università di Roma, incarico che ricoprì fino al 1942, quando fu collocato a riposo per limiti di età.
Fornito di una solida preparazione umanistica, si interessò innanzitutto di storia della geografia e della cartografia, ma si occupò anche di geografia fisica e geografia umana, con particolare attenzione al fenomeno migratorio, e di didattica della geografia.
Tra i suoi scritti si ricordano: La geografia nell'opera di Dante; Il ritratto della Terra nell’antichità; La più alta marea del Tirreno, frutto di osservazioni fatte a Porto S. Stefano; I fenomeni carsici dell'Argentario, nel quale per la prima volta furono segnalati solchi carsici costieri in Italia; Le correnti intorno al Promontorio dell’ Argentario, basato su un'inchiesta condotta tra i marinai e i pescatori di Porto S. Stefano, e nel quale si confermano i risultati delle esperienze compiute da Giotto Dainelli, Olinto Marinelli e Giuseppe Stefanini; Il delta-conoide del Varrome (Lago di Como) e il suo eccezionale avanzamento nel periodo 1909-1925, nel quale si studiano le modificazioni subite da tale delta-conoide in base al confronto di carte catastali antiche e moderne; Antropogeografia dell’Argentario; Sul popolamento recente della Maddalena; Le migrazioni stagionali dei pescatori nell’alto Tirreno in relazione col popolamento dei centri costieri; Una città doganale: Chiasso e il suo sobborgo italiano di Ponte Chiasso; Italia - Caratteri generali (collezione «Terra e nazioni», 1936).
Antifascista convinto, non volle mai iscriversi al Partito nazionale fascista, scelta che gli costò l'esclusione sistematica da commissioni e incarichi istituzionali.
Fu socio della Società Geografica Italiana dal 1913, membro del Consiglio direttivo per 32 anni e vicepresidente dal 1948 al 1950.
Morì a Roma nel marzo 1956.
Fonti
  • Riccardi R., Assunto Mori, in «Bollettino della Società Geografica Italiana», Roma, Società geografica italiana, 1956, pp. 121-131;
  • Colamonico C., Assunto Mori: 1872-1956, in «Rivista geografica italiana», a. 63., fasc. 2 (apr.-giu. 1956),  pp. 113-119.

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