Zanotti Bianco, Umberto
archeologo, saggista | Creta 22/1/1889 - Roma 28/8/1963
Metadati
- Tipologia
- Persona
- Date di esistenza
- Data di nascita:
- 22/1/1889
- Luogo di nascita:
- Creta
- Data di morte:
- 28/8/1963
- Luogo di morte:
- Roma
- Attività/mestiere/professione
- Qualifica:
- archeologo
- Qualifica:
- saggista
- Nazionalità
- Italiana
- Biografia / Storia
- Nato da Gustavo, diplomatico piemontese, ed Enrichetta Tulin di origine inglese. Studiò nel Collegio dei Barnabiti di Moncalieri dove entrò in contatto con padre Giovanni Semeria protagonista del fermento modernista di quegli anni, conobbe Antonio Fogazzaro nel 1908. Precedentemente aveva cominciato a frequentare Attilio Begey, avvocato piemontese seguace del mistico polacco Towianski attraverso il quale si avvicinò ai problemi delle nazionalità oppresse. Diresse con lo pseudonimo di Giorgio d'Acandia la rivista "La voce dei popoli". Numerosi i contatti con gli esuli russi a Capri dove promosse la creazione di una biblioteca italo-russa la cui direzione fu affidata all'Animi. Nei primi giorni del 1909 arrivò a Messina per l'opera di soccorso dopo il terremoto del 28 dicembre 1908. Vi incontrò Gaetano Salvemini, Massimo Gorki, Tommaso Gallarati Scotti, Giovanni Cena e Giuseppina Le Maire. In quell'anno condusse con Giovanni Malvezzi una inchiesta sulle condizioni di vita in Aspromonte.Tra i fondatori dell'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia nel 1910, fu uno dei suoi agenti più attivi fino a diventarne presidente nel 1951. Si occupò di tutti i settori in cui l'Animi si trovò ad operare, dalla scuola allo sviluppo delle piccole industrie alla prevenzione e assistenza sanitaria, alla conservazione dei beni ambientali e culturali. Fondò nel 1920 con Paolo Orsi la Società Magna Grecia, condusse scavi archeologici importanti quali ad esempio Sant'Angelo Muxaro (1931-32) con Orsi stesso, Sibari (1928-1930) con G. Foti, l'Heraion del Sele insieme con Paola Zancani Montuoro (1934). Fece parte del Comitato italiano di soccorso ai bambini russi fondato da Mariettina Pignatelli nel 1922 e organizzò gli aiuti inviati sul Volga in occasione di una terribile carestia. Sorvegliato e limitato nelle sue attività durante il fascismo e arrestato nel 1941. Fu tra i fondatori di Italia nostra e della Croce rossa italiana, di cui fu presidente dal 1944 al 1949. Fu nominato senatore a vita della Repubblica italiana dal presidente Einaudi. Svolse una notevole attività parlamentare volta soprattutto alla difesa e alla valorizzazione del patrimonio artiìstico e ambientale e ai problemi della scuola, suo il progetto della legge sull'edilizia scolastica del 1952. Morì a Roma il 28 agosto 1963.
- Archivi
- Archivio personale di Umberto Zanotti Bianco conservato presso l'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia; archivio storico di Italia nostra; archivio storico dell'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia; archivio personale di Raffaele Ciasca conservato presso la Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia.
- Bibliografia
- Tra la perduta gente: Africo., in «Il Ponte» fascc. 5, 6, 7, 8 (1946).
L'autonomia regionale, in «Movimento liberale italiano», n. 9, 1944.
La Croce Rossa italiana (1944-1947), Roma, 1948.
Proteste Civili, Tivoli 1954.
Diario dall'Unione Sovietica 1922, a cura di M. Isnardi Parente, in «Nuova Antologia», CXII (1977).
Diario 1935-1936, a cura di M. Isnardi Parente, in Umberto Zanotti Bianco (1889-1963), Roma 1980.
Introduzione a Leopoldo Franchetti, in «Mezzogiorno e colonie», 1950.
Umberto Zanotti Bianco (1889-1963), Roma 1980 (Collezione di studi Meridionali).