Lazio'900

La Rosa, Michele

fisico | Palermo 26/06/1880 - Palermo 1933
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Metadati

Tipologia
Persona
Date di esistenza
Luogo di nascita:
Palermo
Data di nascita:
26/06/1880
Luogo di morte:
Palermo
Data di morte:
1933
Attività/mestiere/professione
Qualifica:
fisico
Biografia / Storia
A Palermo frequenta il corso di laurea in Fisica sotto il magistero di Damiano Macaluso e nel 1902 consegue la laurea. Dopo aver trascorso un anno di perfezionamento a Firenze nei laboratori dell'Istituto di fisica diretto in quella città da Antonio Roiti (1843-1921), L. torna a Palermo dove, nel 1904, consegue il diploma della Scuola di Magistero e la nomina ad assistente presso il gabinetto di fisica della regia Università con l'incarico, già ricoperto da Orso Mario Corbino, di dirigere le esercitazioni di fisica pratica. Manterrà questa posizione fino al 1908, anno in cui ottiene la libera docenza in fisica sperimentale presso la medesima università.
Nel primo biennio di insegnamento tiene corsi liberi di Complementi di elettrologia come introduzione allo studio dell'Elettrotecnica. Tra il 1910 e il 1914 è incaricato anche del «Corso speciale di matematiche» per gli studenti di chimica. In quell'anno, già della terna dei vincitori al concorso di Fisica sperimentale per il Politecnico di Torino, è nominato professore straordinario di fisica sperimentale sulla cattedra palermitana lasciata da Macaluso oltre che incaricato del corso speciale di fisica per medici e farmacisti presso la stessa università. Nel 1918 consegue l'ordinariato all'insegnamento, fra il 1926 e il il 1928 e fra il 1929 e il 1931è preside della facoltà di Scienze e nel 1932 Rettore di Ateneo. L'anno successivo scompare prematuramente.
Membro della Società Italiana di Fisica dal 1907, divenne nel 1922 socio corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei e nel 1930 socio nazionale dell'Accademia dei XL. Fu inoltre membro dell'Accademia di Scienze naturali ed economiche di Palermo, di cui rivestì anche la carica di vice-presidente.
Tra le sue ricerche sperimentali si ricordano quelle sull'arco voltaico (condotte già a partire dal 1907) e quelle sulla teoria elettronica dei metalli, culminata, quest'ultima, nella scoperta (insieme ad A. Sellerio) di un nuovo effetto galvanometrico, parallelo alle linee di forza e perpendicolare alla corrente (1920 ca.). Il suo nome, però, è legato soprattutto ad una serie di studi teorici dedicati alla confutazione della teoria della relatività di Einstein.
Fonti
E. Majorana, Commemorazione di Michele La Rosa, «Atti S.I.P.S.» (XXIV Riunione), Roma, vol. 3°, pp. 103-114
P. Nastasi (ed.), Lettere a Michele La Rosa (1903-1932), Quaderni del Seminario di Storia della Scienza, n. 1 (maggio 1991), Facoltà di scienze, Univesità di Palermo.
A. Sellerio, Michele La Rosa, «Memorie della Società Astronomica Italiana», vol. VII, n. 4, pp. 1-12 [anche in «Nuovo Cimento», n.s., X (1933), pp. 317-328.
Bibliografia
S. Galdabini & G. Giuliani, Early Lines of Research in Italy, in G. Giuliani (ed.), The Origin of Solid State Physics in Italy: 1945-1960, Bologna, Società Italiana di Fisica 1988, pp. 1-14
G. Giuliani, La comunità dei fisici italiani dal 1900 al 1940: condizione periferica e parziale isolamento ed integrazione nella comunità internazionale di alcuni settori di ricerca, in «Atti del IX Congresso Nazionale di Storia della Fisica», Urbino 1988, pp. 187-199
R. Maiocchi, Einstein in Italia. La scienza e la filosofia italiana di fronte alla teoria della relatività, Milano 1985
Reeves B. J., Einstein politicized: the early reception of Einstein's theories of relativity in Italy, in The comparative reception of relativity, in The comparative reception of relativity, Dodrecht 1987, pp. 175-225

Relazioni