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Di Nardi, Giuseppe

Economista, professore universitario | Spinazzola (Bari) 25/10/1911 - Roma 17/02/1991
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Metadati

Tipologia
Persona
Intestazione di autorità
Intestazione:
Di Nardi Giuseppe, 25/10/1911 - 17/02/1991
Date di esistenza
Luogo di nascita:
Spinazzola (Bari)
Data di nascita:
25/10/1911
Luogo di morte:
Roma
Data di morte:
17/02/1991
Attività/mestiere/professione
Qualifica:
Economista
Qualifica:
professore universitario
Nazionalità
italiana
Biografia / Storia
Giuseppe Di Nardi nacque a Spinazzola (Bari) il 25 ottobre 1911 e morì a Roma il 17 febbraio 1992.
Economista di chiara fama, fu a lungo docente universitario nelle università di Bari, Napoli e Roma e in alcuni atenei privati. Collaborò con una grande quantità di enti, istituti o associazioni in cui rivestì incarichi direttivi o ai quali prestò la sua opera di consulente ed esperto di questioni economiche.
Conseguì la laurea in Scienze economiche all'Università di Bari, con pieni voti e lode, il 7 luglio del 1933. La sua preparazione scientifica si formò sotto la guida del professor Giovanni Demaria, del quale fu assistente subito dopo la laurea per l'anno accademico 1933-1934 nella stessa Università di Bari. Nel 1935 vinse una borsa di studio della Fondazione B. Stringher presso la Banca d'Italia e conseguì, alla fine dello stesso anno, la libera docenza in Economia politica.
Fu incaricato di vari insegnamenti nella Università degli studi di Bari dal 1936 al 1948; nell'Università degli studi di Roma ricoprì varie cattedre tra il 1941 e il 1985; nell'Università degli studi di Napoli ricoprì i diversi incarichi di insegnamento dal 1953 al 1957.
Tra il 1947 e 1972 ca. fu professore (per alcuni anni anche preside) della Facoltà di economia e commercio presso la Libera Università degli studi sociali "Pro Deo" (poi Luiss).
Dall'a.a. 1953-54 fu professore di Economia industriale presso l'Istituto di studi sociali sul lavoro e di Problemi economici europei presso l'Istituto di studi europei, istituto di perfezionamento afferente alla Facoltà di scienze politiche.
Autore di numerose monografie, egli ebbe un ruolo importante, già alla fine degli anni Trenta, nel dibattito sul corporativismo e sulle prospettive dell'economia italiana nel periodo dello sviluppo industriale alla vigilia della seconda guerra mondiale. Fu in quel periodo che entrò in contatto con Ugo Spirito, al quale lo accomunava l'interesse per l'economia programmatica e per i primi progetti di pianificazione.
Partecipò al Convegno sul Piano economico (1942-1943) organizzato dall'Istituto nazionale di cultura fascista.
La sua produzione scientifica ha coperto numerosi e vasti campi d'indagine: dalla metodologia della scienza, alla teoria delle forme di mercato (monopolio bilaterale), alla distribuzione funzionale del reddito, in particolare ai salari regolati da contratti collettivi, alla velocità di circolazione della moneta, alla teoria e alla storia delle banche di emissione, alla teoria della programmazione economica e alla teoria dello sviluppo economico. Nello stesso tempo, ha partecipato attivamente a numerose esperienze, che gli hanno permesso l'osservazione diretta del funzionamento dei sistemi economici e delle relazioni economiche internazionali.
Ha fatto parte in qualità di esperto di numerose commissioni di studio concernenti l'economia italiana e la Comunità economica europea.
E' stato socio ordinario dell'Accademia pugliese delle scienze di Bari (ancora nel 1988); socio dell'Accademia torricelliana di Faenza (ancora nel 1988); socio corrispondente dell'Istituto lombardo, Accademia di scienze e lettere. E' stato socio corrispondente dell'Accademia nazionale dei Lincaei per la Classe di Scienze morali, storiche e filologiche, categoria VII – Scienze sociali e politiche (dal 1965); poi socio nazionale ordinario (dal 1976), componente del Collegio dei revisori dei conti dell'Accademia (1978-87), membro del Consiglio di presidenza e di varie commissioni; infine membro del Consiglio direttivo dal 1977 al 1992.
E' stato insignito dell'onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica.
E' stato Presidente della Sie (Società italiana degli economisti), poi membro del Comitato di presidenza.
Luoghi di attività
Luogo:
Bari; Roma; Napoli
Cariche e funzioni
Qualifica:
vedi file associato "Attività"
Bibliografia
Vedi file associato "BiblioDiNardi"

Relazioni