Gentilini, Mauro

Mauro Gentilini (Roma, 30 agosto 1935) si diploma all’Istituto magistrale Oriani di Roma nel 1955 e si iscrive alla Facoltà di Magistero. Iscritto all’Azione cattolica collabora con don Antonio Penazzi, docente del Liceo Giulio Cesare e insieme a lui fonda il Circolo Universitario Cattolico A. Federico Ozanam” Dall’ottobre 1958 si trasferisce per motivi di lavoro a Massa Carrara e poi di nuovo a Roma dove entra nella segreteria particolare dell’on. Vittorio Colombo, sottosegretario alle Finanze, che lo incarica di occuparsi delle relazione con l’Ufficio Studi della presidenza nazionale delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (Acli).
All’indomani della strage di Avola del 2 dicembre 1968, il presidente Livio Labor gli affida il compito di redigere una proposta di legge per il disarmo della polizia in servizio di ordine pubblico. Si occupa, inoltre, del riconoscimento dell’obiezione di coscienza.
Nel 1971 inizia a lavorare alla Presidenza del Consiglio, Servizi informazione e proprietà letteraria, dove scrive sulla rivista «Libri e riviste d’Italia», successivamente viene nominato segretario della Commissione per i contributi alle riviste di elevato valore culturale.
Nel 1979 organizza a Palazzo Venezia a Roma “L’Italia dalla fine della prima guerra mondiale alla Costituente repubblicana, 1918-1948: mostra del libro di storia italiana e contemporanea”.
Aderisce nel 1966 all’associazione di solidarietà internazionale Rete Radié Resch fondata nel 1964 da Ettore Masina e da sua moglie Clotilde Buraggi. Dal 1978, per trent’anni, è coordinatore della Rete di Roma. Stretto collaboratore di Masina, lo aiuta a fondare la onlus Medici contro la tortura.
[nota biografica compilata dallo stesso soggetto produttore]